I giorni 28 e 29 aprile si è svolto a Milano Mobility in Italy, evento organizzato da Clickutility on Earth e House of New Mobility che ha riunito i protagonisti italiani e stranieri del settore. Conferenze B2B, workshop, aree espositive, start-up: questi sono stati gli ingredienti principali di un evento fieristico a cui hanno partecipato aziende, rappresentanti della pubblica amministrazione, media, ricercatori e operatori di settore.

Il fitto programma di convegni ha attraversato diversi temi – dal parcheggio alla mobilità elettrica, dal car-sharing (e bike-sharing) al trasporto pubblico, dai big data alla guida autonoma – che avevano come nucleo centrale quella che potremmo definire urban mobility. Gli organizzatori hanno riportato i dati di partecipazione: 120 relatori e 700 partecipanti totali durante la due giorni di manifestazione.

Nella giornata di giovedì, in particolare, ha avuto luogo la conferenza incentrata sul nostro settore di riferimento, denominata The parking revolution. V. Sevino (AMAT) e P. Maran (Assessore alla Mobilità) hanno illustrato le caratteristiche e le sfide riguardanti Milano: l'assessore ha parlato del progetto "Smart Parking 2020", grazie al quale tra 4 anni «sarà possibile con il proprio device conoscere la localizzazione dei posti liberi in prossimità della destinazione finale». L. A. Bannerman (Presidente EPA e Segretario AIPARK), ha presentato alcune linee guida: la sfida è «migliorare la mobilità riducendo la congestione, che ha un costo di 100 miliardi di euro all'anno», e per farlo serve «collaborazione tra mercato e amministrazioni, come ad esempio un forte dialogo con l'ANCI». A. Benigna (CEO di APCOA) e C. Tosti (CEO di SABA) si sono confrontati su servizi e strategie delle loro rispettive compagnie. Interessante un punto toccato da Benigna: «il 70% dei nostri utenti italiani vive la sofferenza del cercare parcheggio, mentre nel Nord Europa ne soffre solo il 25%». Questo è un punto da cui partire, non credete? Cosa fanno i gestori per far percepire ai clienti più "soddisfazione" e meno "sofferenza"? Noi lo diciamo da sempre: sapere dove parcheggiare (e magari prenotare in anticipo) riduce i tempi (e i costi) nella ricerca del posto auto, riducendo il traffico e aumentando la vivibilità generale.

Le questioni affrontate durante l'evento hanno dimostrato come la mobilità debba essere messa al centro di qualsiasi strategia di gestione cittadina. Quello che noi ci auspichiamo è che gli intenti degli attori in gioco abbiano come direttrice una ed una sola finalità: il miglioramento della vita delle persone. I grandi obiettivi (vedi la riduzione dell'inquinamento) e le grandi tecnologie (vedi la guida autonoma) non devono avere una dimensione utopistica ma rimanere "coi piedi per terra", affrontando le sfide reali e quotidiane, le stesse che affrontano i cittadini. Prima di parlare di auto elettriche, pensiamo a come sviluppare una rete integrata e diffusa di stazioni di ricarica; prima di parlare di guida autonoma, pensiamo alla mobilità di tutti i giorni, alla gestione intelligente della sosta e al miglioramento del trasporto pubblico; prima di parlare di bike sharing – realtà sicuramente integrabile col sistema della sosta, basti pensare al turista che parcheggia l'auto e affitta la bici per fare il giro della città – pensiamo prima alla realtà italiana e alle basi da cui partire: per fare un esempio, le buche nelle strade italiane si addicono poco alle biciclette…

Le sfide del futuro sono certamente importanti, non v'è alcun dubbio, ma i problemi del presente lo sono di più. E oggi una buona Amministrazione deve puntare su una mobilità efficiente per rendere meglio vivibile la città.