"Buoni o cattivi", canta Vasco Rossi. Come è consuetudine dire ai bambini, durante il Natale i buoni riceveranno più regali dei cattivi, ma il "fattore regali" rimane l'emblema popolare di questa festa, e come ogni anno ha bisogno di una fase preparatoria fondamentale: lo sfrenato shopping natalizio. In un tempo di crisi economica come quello di oggi, il periodo natalizio è una manna dal cielo per ogni tipo di attività commerciale cittadina. E come diciamo sempre, la vitalità e il benessere di una città passa dallo stato di salute delle sue attività commerciali, dei suoi negozi, dei suoi ristoranti, e così via.

In tutto questo il parcheggio veste un ruolo di grande importanza. Non solo è un servizio che ci aspettiamo funzioni al meglio – soprattutto nei periodi in cui la mobilità è messa sotto stress – ma è un fattore capace di invogliare gli utenti, di attirare attenzione (positiva) su determinati luoghi: insomma è un aspetto fortemente collegato alla vitalità economica e commerciale. Detto in parole povere: l'automobilista sceglierà un luogo piuttosto che un altro in base alla funzionalità del parcheggio.

Buoni o cattivi, dicevamo. Bene, la distinzione può esser fatta anche per quanto riguarda i Comuni. Considerato il contesto natalizio, l'ingente afflusso di persone e le esigenze di entrambi i fronti (commercianti ed acquirenti), è buona pratica applicare offerte sostanziose anche sul fronte parcheggi.

Per fortuna i "buoni" – gli esempi positivi – sono tanti. Per fare qualche esempio, la giunta di Spotorno, proprio su richiesta dei commercianti, ha indetto parcheggi gratuiti dall'8 dicembre all'8 gennaio, per attrarre i turisti e incentivare gli acquisti. A Ravenna parcheggi gratuiti dal 9 dicembre al 5 gennaio, ma non solo: le due domeniche precedenti al Natale viene istituito un bus navetta per il centro storico con corse ogni dieci minuti, con partenza dai parcheggi esterni alla città (anche questi gratuiti).

Non mancano però i "cattivi" esempi. Ne citiamo due. A Iglesias (Sardegna) addirittura aumenta la fascia oraria dei parcheggi a pagamento, che si pagheranno anche il sabato sera. Una manovra che il municipio quantifica in 24.000 euro in più. Una manovra che non fa altro che "allontanare" il rapporto fiduciario coi cittadini. Una manovra che si approfitta del Natale per gravare ancora di più sugli automobilisti: errore da matita rossa, per intenderci. Non se la passano meglio nel capoluogo piemontese. La giunta comunale di Torino, definendo il piano viabilità per il periodo natalizio, ha deciso di mettere i parcheggi blu a pagamento anche la domenica (rendendo però gratuite le linee Star del trasporto pubblico). Secondo gli assessori è un provvedimento che "incentiva il trasporto pubblico e riduce le emissioni inquinanti". Secondo Confesercenti (e secondo noi) è semplicemente un errore. Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, afferma: «Una decisione incomprensibile che penalizza ulteriormente solo il piccolo commercio e non risolverà i problemi del traffico. Il provvedimento farà un favore alla grande distribuzione, con buona pace dell'attenzione privilegiata al commercio di vicinato sbandierata in campagna elettorale. A ciò si aggiunga che i commercianti, sia attraverso le loro associazioni di categoria sia attraverso quelle territoriali, avevano espresso parere negativo su questa ipotesi».

Il parcheggio può essere buono o cattivo. Dipende da chi lo fa funzionare. Troppo spesso ci si dimentica quanto siano cruciali parcheggio e mobilità nel rilancio economico di una città: attività commerciali, turismo e soddisfazione dei cittadini passano anche dal parcheggio.