Potrebbe diventare una realtà ma solo nel 2005.
Il ticket d’ingresso per l’accesso al centro milanese, ipotizzato dal sindaco Albertini ormai da tempo, passa in stand-by “Potrebbe essere applicato ma solo fra tre anni, in caso di fallimento degli interventi previsti sulla sosta, sui trasporti e le corsie riservate”.

L’occasione per riparlare di road pricing, in via ufficiale, è stata la visita milanese del ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, al cantiere del depuratore di Nosedo lunedì 23 settembre.
La strategia dell’amministrazione comunale non è cambiata di una virgola ma l’utilizzo del road pricing è da considerarsi una sorta di “ultima spiaggia” in caso di fallimento dei provvedimenti studiati da Palazzo Marino in fatto di trasporti e mobilità .
Intento primario dell’amministrazione milanese non è sicuramente la creazione di costi aggiuntivi ma la messa in cantiere di una serie di provvedimenti volti a neutralizzare traffico e inquinamento. “Stiamo mettendo a punto una serie di interventi per ridurre del 30% le 230mila auto che ogni giorno transitano nella cerchia dei bastioni” conferma Gabriele Albertini -. Il road pricing non finisce comunque in naftalina, potrebbe infatti essere riesumato nell’eventualità d’un mancato raggiungimento degli obiettivi, ma non prima del 2005, solo allora e in caso l’amministrazione avesse fatto un buco nell’acqua verrebbero adottate misure alternative e tra queste potrebbe esserci appunto il famigerato road pricing.

In fatto di iniziative ipotizzate in prima battuta l’amministrazione milanese fa sapere che punterà al potenziamento del trasporto pubblico, agli interventi su viabilità e parcheggi, sosta a pagamento e uso delle nuove tecnologie quali telecamere e semafori intelligenti.

Manuela Michelini – clickmobility.it