Un dossier, con tutte le emergenze riguardanti trasporto pubblico, traffico e parcheggi è stato presentato dal Campidoglio alla Protezione Civile, allo scopo di ottenere la proclamazione dell’emergenza e, di conseguenza, i poteri speciali che Veltroni chiede da tempo, così come li ha ottenuti un anno fa il sindaco di Milano.
Nello stesso dossier è contenuto anche il piano degli interventi previsti dal Comune pronti per essere messi in pratica se i poteri commissariali fossero concessi.

L’assegnazione di poteri straordinari nel campo della mobilità vuol dire che tutte le problematiche organizzative e gestionali faranno capo all’unica autorità locale, che conosce i problemi del caso e che ha le competenze tecniche per affrontare problemi che ben conosce.
Basti pensare al piano parcheggi: la semplificazione delle procedure che i poteri commissariali comporterebbero renderebbe più snella la gestione delle opere previste.

Roma, d’altra parte, si trova a sopportare la circolazione di una quantità di traffico che non trova riscontro in altre città italiane. Sono 2.375.000 i veicoli circolanti a Roma con 893,4 veicoli ogni 1000 abitanti contro le 724,4 per mille della media nazionale. A Milano le auto sono soltanto, si fa per dire, 768,5 ogni mille abitanti.
A tutto ciò si deve aggiungere che Roma, come capitale, deve affrontare anche particolari emergenze. Si trova a dover gestire, ad esempio, una media di un corteo ogni 3 giorni per le vie del centro con conseguenti deviazioni e sospensioni del trasporto pubblico e paralisi di quello privato.