I lavori partiranno nel 2005, sarà terminato nel 2012, avrà 1.285 letti (40 meno di oggi) e costerà 261 milioni di euro. Questo, in sintesi, il nuovo ospedale Niguarda di Milano, il cui progetto è stato presentato dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, dall’assessore alla Sanità , Carlo Borsani, e dal direttore generale, Pasquale Cannatelli, progetto che ha avuto il benestare della Sovrintendenza ai beni architettonici.
Alcuni padiglioni saranno demoliti, altri dismessi e saranno costruiti due nuovi bassi edifici a blocco, uno a nord e uno sud, che divideranno le funzioni dell’ospedale: da una parte l’emergenza-urgenza, le alte specialità e l’assistenza ai malati in cura intensiva, dall’altra la media assistenza e le specialità di base, con la ristrutturazione di alcuni padiglioni esistenti.

L’opera sarà finanziata con 261 milioni di euro: 95 dall’Accordo di Programma con il Governo, 50 da un finanziamento aggiuntivo regionale, 116 in project financing, cioè con capitali privati che saranno remunerati con la gestione dei servizi non sanitari (pulizia, ristorazione, smaltimento rifiuti, parcheggi, ecc.).
Il nuovo Niguarda, che si porrà all’avanguardia per quanto riguarda l’utilizzo delle nuove tecnologie di diagnostica, chirurgia e rianimazione, sorgerà su una superficie di 165.000 mq, di cui 80.000 di nuove costruzioni, 50.000 di ristrutturazioni, 35.000 di edifici esistenti (DEA e Unità spinale), con 1.285 posti letto suddivisi in 448 camere con bagno.
Il nuovo complesso ospedaliero comprenderà anche parcheggi per i dipendenti e i visitatori con 2.150 posti auto, un auditorium, una galleria commerciale e un albergo per i parenti.

Il progetto definitivo sarà pronto entro febbraio 2005 e a marzo inizieranno i lavori per preparare l’area di cantiere, senza peraltro ostacolare l’attività ospedaliera. L’opera sarà ultimata entro il 2012.
Attualmente a Niguarda si registrano 56.000 ricoveri, di cui 37% in day hospital, 2.700.000 prestazioni ambulatoriali per esterni e 322.000 prestazioni in pronto soccorso.

Dal sito internet della Regione Lombardia