Una nuova forma di terapia riabilitativa: lo slalom tra le auto parcheggiate dinnanzi all’ingresso del Centro dedicato al recupero e alla rieducazione funzionale.

Succede a Recanati, dove il Tribunale dei Diritti del Malato ha deciso di lanciare un ulteriore grido di allarme su una situazione denunciata già da alcuni anni.

Davanti all’Ospedale Santa Lucia della città marchigiana, è infatti ormai costume quotidiano di residenti e personale sanitario parcheggiare in maniera selvaggia.

Con il risultato che malati con problemi di deambulazione o in carrozzella devono spesso scendere dall’ambulanza per percorrere a piedi il lungo vialetto che conduce all’Ospedale.

Già nel 2002 l’Associazione, che da anni difende i diritti dei malati, aveva fatto presente il problema alla direzione generale della Asl 8: davanti al nosocomio arrivarono allora i cartelli con divieti di sosta, per consentire ai mezzi di soccorso di riuscire di arrivare sino all’entrata del Servizio.

Cartelli che puntualmente vengono oggi ignorati da chi abita nella zona e, cosa ancor più grave, da chi dovrebbe prendersi cura di quei malati, vale a dire il personale sanitario del Santa Lucia.

Ora il nuovo appello è rivolto al sindaco di Recanati, oltre che alla direttrice della Zona 8 della Asl, perchè si trovino soluzioni capaci di frenare un costume così incivile.

Proprio nella città natale di Giacomo Leopardi, poeta dall’animo così gentile la cui memoria ha fatto nascere a Recanati il Centro mondiale della Poesia e della Cultura.

Ma evidentemente non dei parcheggi educati, anche se è da precisare come questo problema sia vissuto anche da tanti altri ospedali di città italiane.