Contestazioni e polemiche a Venezia per l’introduzione della tassa d’ingresso ai pullman.
In pratica ogni pullman di turisti, per entrare nella zona a traffico limitato di Venezia, dal 25/3/02 e per un anno in via sperimentale, dovrà pagare una tassa da 30 a 150 euro al giorno a seconda della zona di destinazione. La prenotazione da diritto ad uno sconto.
Questa decisione, che ha lo scopo di alleggerire il Comune di una parte dei costi per i servizi di cui usufruiscono i turisti e che altrimenti graverebbero sui cittadini residenti, ha incontrato l’opposizione delle Associazioni di categoria.
Eppure lo stesso provvedimento è già in vigore a Firenze, dove ogni anno arrivano 78.000 bus e la spesa per ripulire la città dai rifiuti prodotti dai turisti è di 4,5 milioni di euro. Qui la tariffa è di 155 euro il primo giorno e 85 i giorni seguenti.
Ma non sono solo le grandi città d’arte ad avere problemi ed a imporre tikets sull’accesso.
Ci stanno pensando località di montagna, antiche abazie, comuni che sperano così di risolvere piccoli o grandi problemi di bilancio, in Italia e nel mondo. Persino il sindaco di New York vorrebbere estendere il pedaggio, che già si paga per arrivare a Manhattan dai tunnel o dai ponti che portano in New Jersey e nel Bronx, ai quattro ponti di Brooklyn, Williamsburg, Queensboro e Manhattan.
Il mondo si muove, la gente viaggia e non è giusto che i residenti si debbano fare carico delle spese collegate a questa mobilità . Così le amministrazioni si attrezzano, prendono decisioni che possono anche essere impopolari, ma che cercano di dare soluzioni valide a problemi logistici e di inquinamento che colpiscono tutta la società .