Non c’è Travel gum o medicina che tenga contro la TSS, Traffic Stress Sindrome.

Lo dice l’Istat: in Italia un italiano su due soffre di questa malattia.

Si tratta di una forma d’ansia psicologica che colpisce gli automobilisti alle prese con il traffico cittadino.

Quella che potremmo definire una delle sindromi del terzo millennio, è stata evidenziata in Gran Bretagna da un’analisi condotta da YouGoy in collaborazione con lo psicologo David Moxon per conto di Direct Line.

Sintomi del malessere l’aumento del battito cardiaco, mal di testa, forte sudorazione delle mani sino ad arrivare a senso di nausea, confusione e crampi allo stomaco.
Senza contare l’ansietà , l’irritazione e l’aumentato livello di aggressività .

Quello che però ci distingue dai cittadini al di là della Manica è il fatto che per noi italiani, oltre al traffico, gli incubi più pressanti sono il parcheggio e l’inquinamento urbano.

Numeri e dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica non sono confortanti.
Secondo l’ISTAT Roma è la città dove maggiormente si soffre il mal di traffico, seguono Campania, Veneto e Lombardia.
La metà degli automobilisti laziali, inoltre, soffre di stress da parcheggio.

Nel nostro Paese l’utilizzo medio dell’autovettura è di circa due ore al giorno, di queste almeno trenta minuti sono persi a cercare un’area di sosta disponibile.

Non osiamo calcolare, ma solo immaginare, quale il tempo complessivo nell’intera vita di un automobilista alla disperata ricerca di parcheggio à¢â‚¬Â¦. i sintomi da TSS vengono solo a pensarci.

Alessandro Ricci