Per sanare i bilanci asfittici dei Comuni una voce diventa sempre più consistente: multe per infrazioni al C.d.S.

Un tesoro da 1,24 miliardi di euro nel 2005, cresciuto in soli quattro anni del 52% sulla scia dell’introduzione dei sistemi elettronici di rilevamento.

Ma il mirino è puntato al cuore della città .
Ieri alle porte c’erano guardie e fossati. Oggi varchi elettronici e accessi alle Ztl, sigla ai più sempre meno oscura per indicare le Zone a Traffico Limitato.
Inquinamento atmosferico ed acustico, concentrazione veicolare sono i mali moderni delle nostre città , piccole o grandi che siano, ai quali le Civiche Amministrazioni rispondono quasi all’unisono con la Ztl.
Per chi prima o chi dopo, la strada è quella di un accesso regolamentato per le auto dirette in centro, con conseguente potenziamento del trasporto pubblico e complessivo miglioramento della gestione della sosta.

I cittadini molte volte storcono un po’ il naso di fronte a questo progressivo altolà  delle loro vetture in centro, loro che fino a ieri erano abituati ad arrivare su quattro ruote all’ombra del campanile o della torre cittadina.
Si sa, i cambiamenti hanno bisogno di tempo per essere accettati, specie se portano qualche disagio o alleggerimento del portafoglio.
Ecco perchè le modalità  di gestione della Ztl possono far la differenza nella capacità  di far passare ed assimilare l’accesso regolamentato tra i cittadini/utenti: gabella punitrice o possibile soluzione ai moderni problemi del traffico urbano? Ed ancora: sapiente utilizzo delle tecnologie per essere sempre più controllati dal ‘Grande Fratello‘ o per renderci democraticamente partecipi alle vere finalità  di una ‘mobilità  sostenibile’?
La risposta sta nelle diverse tappe del nostro viaggio tra le città  regolamentate dalla Ztl.

BRESCIA

Qui il controllo elettronico dei varchi alla Zona a traffico limitato (già  operante dagli anni ’90) è stato avviato a pieno regime nel settembre 2006, dopo una prima fase sperimentale.

Credo che il problema principale per i centri antichi delle nostre città  ‘ interviene Marco Medeghini, Direttore di Brescia Mobilità  ‘
non sia principalmente quello di elevatissimi tassi di inquinamento atmosferico; semmai nei piccoli e medi centri storici, quali quello di Brescia, si tratta di porre un freno al disordine urbano e ridare dignità  e tutela alla monumentalità  dei luoghi. Qui a Brescia, infatti, per fare un esempio, i maggiori valori di inquinamento atmosferico si registrano in alcune zone periferiche, vicino a grandi arterie di scorrimento, quali l’autostrada A4, e non nel cuore cittadino‘.
Nel centro storico il perimetro della zona regolamentata è suddiviso in due macroaree: la Ztl ed il Cuore, un rafforzamento quest’ultimo della Zona a traffico limitato per delineare un centro nel centro, le piazze principali. Ad entrambe le aree possono liberamente accedere, senza contrassegno, biciclette, ciclomotori e motocicli, veicoli ed enti istituzionali/pubblici servizi con insegne di riconoscimento, mezzi di trasporto pubblico, veicoli elettrici, mezzi di pronto intervento e pronto
soccorso, veicoli per il rifornimento dei medicinali, taxi, veicoli delle ditte di onoranze funebri con insegne di riconoscimento esteriori e veicoli dei soli venditori ambulanti.
Arrivano poi le categorie con accesso regolamentato da speciali permessi del Comune: residenti, commercianti al dettaglio, possessori di posti auto privati, medici in visita urgente, titolari di casella postale alle poste centrali, artigiani e manutentori e titolari di permesso CS.
Non hanno l’obbligo del contrassegno, perಠsolo in particolari condizioni e orari, i veicoli addetti al trasporto, carico e scarico merci e di trasporto promiscuo cose/persone e di trasporto merci per il rifornimento delle attività  commerciali, i veicoli diretti ad autorimesse ubicate in ZTL, i clienti di alberghi che hanno sede in Ztl ed i veicoli diretti alle scuole; esistono poi particolari permessi temporanei per coloro che dimostrano necessità  di interventi di manutenzione indifferibili che richiedono occupazione di suolo pubblico, traslochi, oppure matrimoni.
Prima di mettere a regime il controllo elettronico della nostra Ztl ‘ sottolinea Marco Medeghini ‘
abbiamo osservato le esperienze di chi era partito prima di noi. Il nostro obiettivo, consapevoli di andare a modificare abitudini consolidate da anni (andare in centro in macchina, per chi vi risiede; il piacere di ricevere a casa ospiti che arrivano con l’auto; la clientela dei negozi che arriva veloce, parcheggia in doppia fila per qualche minuto e fa i suoi acquisti in centro – situazioni nelle quali quasi tutti si riconoscono ed alle quali in molti fanno fatica a rinunciare) era di dare in cambio un’alternativa e un servizio efficace e moderno.
Il sistema della Ztl è, infatti, complesso, poichè complessa è la città  con le sue diverse anime: quella di chi ci abita e quella di chi ci lavora. Nella gestione della Zona a traffico limitato serve mantenere alta l’attenzione verso il cittadino con le sue differenti esigenze di accesso al centro, comprese quelle per i diversamente abili
‘.
A Brescia le porte di accesso alla Ztl sono in tutto undici, sorvegliate dalle telecamere. Al passaggio del veicolo la telecamera legge e verifica, con un software denominato OCR, il numero della targa e controlla in locale se il mezzo è autorizzato, cioè se è inserito nella ‘lista bianca’, del database del ‘cervellone’, cuore del sistema, ove sono inseriti tutti gli aventi diritto.
In caso la targa sia autorizzata, l’immagine viene cancellata, in caso contrario viene inviata al centro per le successive verifiche e per l’invio, tutto in automatico, della contravvenzione.
Due i parcheggi di interscambio, che permettono agevoli collegamenti al centro via bus; dieci invece le aree di sosta in struttura (per oltre 6.000 posti auto) a ridosso del centro storico, nelle quali sostare per poi raggiungere il centro a piedi o in bicicletta.
(Mappa
ZTL
)
La scelta della Ztl ‘ puntualizza Medeghini ‘ non puಠessere di per sè autosufficiente, ma va piuttosto inserita in un’ottica che comprenda una forte infrastrutturazione nei parcheggi, un sistema efficace e puntuale di trasporto e alcuni correnti strumenti di sostegno all’accesso come, ad esempio, i gratta e sosta‘.
Questi ticket a Brescia costano 4 Euro, possono essere acquistati presso i punti vendita convenzionati e consentono l’accesso e la sosta in Ztl per un massimo di due ore; per attivarli, oltre alle ordinarie comunicazioni telefoniche ed agli SMS, anche la
possibilità  di accedere al sito
www.ztlbrescia.it
, creato ad hoc proprio per gestire ed informare il cittadino sulla zona a traffico limitato.
Il sito Internet ‘ conclude Marco Medeghini – è lo strumento che meglio consente, anche in tempo reale, di informare e aggiornare l’utenza in modo esaustivo. Queste nuove tecnologie, inoltre, sposano alla perfezione l’integrazione con il sistema di rilascio permessi sia in fase di richiesta che di rinnovo annuale per gli aventi diritto; financo permessi temporanei giornalieri possono essere autorizzati per alcune tipologie di utilizzatori occasionali, come ad esempio turisti, i quali anche da località  remote decidano di visitare Brescia e trovare le informazioni e l’acquisto del permesso alla stessa stregua di quando si prenota e si acquista un viaggio aereo on-line‘.

BOLOGNA

Bologna è senza dubbio uno dei primi Comuni italiani ad aver adottato la Zona a traffico limitato, tale provvedimento nella città  felsinea è in vigore infatti dal lontano 1989.

La zona interessata – afferma Valeria Villa, responsabile operativa Sosta, Parcheggi e Piste Ciclabili del Comune –
è quella relativa al centro storico, cuore della città  e area ad elevato afflusso veicolare. Tra i principali scopi dell’iniziativa vi è quello di preservare e salvaguardare il patrimonio artistico e monumentale di Bologna, migliorando le condizioni di vita dei residenti e, nel contempo, la qualità  dei servizi delle varie attività  in essa concentrate, siano commerciali, culturali o di altro tipo‘.
Dal 2005, nel contesto del Piano di qualità  dell’aria e della mobilità  sostenibile, l’amministrazione comunale ha attuato una monitorizzazione capillare ed efficace dell’afflusso veicolare alla Ztl.
In prossimità  dei varchi d’accesso dell’area interessata, infatti, sono stati installati sistemi telematici di controllo (SIRIO):
L’obiettivo – prosegue Valeria Villa – è quello di favorire i sistemi a basso impatto ambientale e di contenere lo sforamento delle polveri sottili. A tal proposito, nella regolamentazione della mobilità  urbana, oltre al sistema SIRIO sono attivi anche il sistema RITA, per la tutela dei percorsi più importanti relativi al trasporto pubblico e STARS che permette il controllo del rosso semaforico‘.
L’amministrazione comunale ha poi studiato e messo a punto tutta una serie di misure volte a favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici e della bicicletta.
Nei parcheggi di interscambio – sottolinea ancora Valeria Villa – Tanari, Prati di Caprara (gestiti da ATC) e in quelli di Giuriolo e Antistadio (gestiti dalla cooperativa L’Operosa) è possibile lasciare l’autovettura gratuitamente se si ha con sè biglietto o abbonamento dell’autobus, o in alternativa, se si decide di proseguire verso il centro città  in bicicletta‘.
Tutte queste iniziative hanno favorito una diminuzione del flussi veicolari verso la Zona a traffico limitato e conseguentemente una riduzione dell’inquinamento sia acustico che ambientale.
Il comune ha messo a punto un sistema informativo facilmente consultabile per
chiunque ed estremamente chiaro; sul

sito internet comunale
, infatti il cittadino puಠtrovare qualsiasi informazione riguardante il traffico e la mobilità , i parcheggi con relative tariffe e modalità  di accesso nonchè ubicazione, e moltissime altre notizie utili a chi, per qualsiasi motivo, si debba muovere in città .
A tal proposito vengono anche elencate tutte le categorie che possono godere di permessi speciali per l’ingresso nella Ztl, come i veicoli a servizio di persone disabili, i veicoli ad emissione zero o quelli ibridi con motore elettrico, i veicoli di clienti di alberghi, autorimesse, autofficine ubicate nell’area interessata ed ancora altre categorie citate in una lista completa presente all’interno del sito stesso.
Dal punto di vista comunicativo l’amministrazione bolognese sembra non aver trascurato alcun aspetto, informando puntualmente ed in modo efficace la cittadinanza sulle varie iniziative intraprese in tema di mobilità  urbana, non solo, come affermato in precedenza, con un sito internet chiaro e costantemente aggiornato, ma anche coinvolgendo i media locali con periodiche conferenze e comunicati stampa, o, tra le altre iniziative di comunicazione, tappezzando gli autobus con pubblicità  informativa.
Non a caso il comune partecipa da tempo con successo alla ‘Settimana europea della mobilità ‘, istituita dalla
CEE negli anni ’90, che ha cadenza annuale e si svolge nella settimana dal 16 al 22 settembre.
In tale contesto l’amministrazione promuove una serie di iniziative a favore della mobilità  sostenibile come la diffusione di autobus a metano, l’estensione ed il miglioramento delle aree ciclabili, la presentazione di progetti per la pedonalizzazione, come quello che riguarda l’intera area universitaria.
Il comune di Bologna è tra i più all’avanguardia nell’attuazione e nella gestione di progetti ed iniziative volte alla mobilità  urbana; informando in modo puntuale e facilmente fruibile da tutti, favorendo la sensibilizzazione e l’attiva partecipazione dei soggetti interessati, è riuscito a rendere in maniera ottimale non solo la progettazione e la realizzazione del Piano inerente la Ztl, ma anche la sua applicazione.

PALERMO

Una Ztl strutturata e che raddoppia.
Confermando un orientamento iniziato nel 2002, con l’introduzione della prima Ztl nel capoluogo siciliano. Lo scopo era quello di contrastare l’inquinamento atmosferico, limitando l’accesso nel centro storico ai veicoli catalitici e a quelli con alimentazione ecologica (gpl, metano, elettriche).

Presto a Palermo saranno invece due le Zone a traffico limitato, accessibili a differenti tipologie di veicoli (informazioni via Internet).
La prima, la A, comprenderà  tutto il centro storico (coinciderà  cioè con la vecchia Ztl in vigore nel 2002) ed avrà  una regolamentazione più restrittiva. Vi potranno accedere solo i veicoli con omologazione antinquinamento almeno Euro 3.

A questa si affiancherà  la Ztl B, altrettanto vasta e comprensiva di un’area caratterizzata dalla presenza di molte strutture di servizio, zone commerciali e residenziali. Vi potranno accedere i veicoli con omologazione almeno Euro 1.
Con l’entrata in vigore delle nuove Ztl chi possiede un veicolo con i requisiti per potere circolare dovrà  comunque dotarsi di un pass. ‘Attualmente ‘ spiegano dal Comune di Palermo –
è in fase di espletamento la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di gestione del database che conterrà  le informazioni sui veicoli circolanti in città . La ditta che si aggiudicherà  l’appalto dovrà  realizzare e gestire il database ed anche il rilascio dei pass d’accesso. Inoltre, in alcuni varchi situati in punti strategici d’accesso alla Ztl A, sarà  attivato un servizio di video controllo.
Ai residenti, proprietari di un veicolo che non rientra nelle categorie ammesse, sarà  comunque garantita la possibilità  di ottenere il pass per raggiungere la propria abitazione
‘.

Come detto in precedenza, nel capoluogo siciliano la Ztl è arrivata cinque anni fa per combattere il fenomeno dell’inquinamento urbano.
A Palermo ‘ proseguono dal Comune –
sono presenti nove centraline per il controllo della qualità  dell’aria, ma solo una è all’interno del perimetro della prima Ztl. Non è possibile, quindi, effettuare una valutazione complessiva su tutto il perimetro della Ztl, anche perchè nella città , per la sua particolare posizione geografica, i livelli di inquinamento sono molto condizionati da fattori climatici (inversioni termiche, scirocco). Stando ai dati numerici registrati dalla centralina che si trova in piazza Castelnuovo (in piena Ztl), il valore medio annuo di polveri sottili (PM10) è stato di 44 microgrammi per metrocubo nel 2002, 41 nel 2003, 39 nel 2004, 34 nel 2005 e 41 nel 2006‘.

Numeri ai quali se ne affiancano altri, quelli degli interventi di mobilità  urbana che la Civica Amministrazione vuole mettere in atto per dar modo ai cittadini di raggiungere il centro con un mezzo alternativo alla propria automobile:

  • 10 mila posti auto all’interno di nuovi parcheggi,
  • 3 linee di tram (15 chilometri di strada ferrata) per collegare il centro alle periferie,
  • 26 chilometri di linea del raddoppio del passante ferroviario, che svolgerà  un servizio di tipo metropolitano con 18 fermate,
  • un anello ferroviario sotterraneo in pieno centro cittadino, 6 chilometri e mezzo di linea circolare,
  • 17 chilometri di linea di metropolitana leggera automatica sotterranea.

CAGLIARI

Nel capoluogo sardo la zona a traffico limitato è stata avviata nei primi anni ’90 con esiti poco soddisfacenti, ma, grazie al nuovo Piano Operativo Regionale (P.O.R.) ed ai finanziamenti della Comunità  Europea, da gennaio 2007 sarà  attiva la nuova zona Ztl con un progetto di più ampio respiro.

Già  attivo in via sperimentale nel corso del 2006 nel quartiere Castello, il nuovo piano prevede, entro la fine del 2007, il coinvolgimento dei quartieri di Marina e Villanova con possibile inclusione del quartiere Stampacce, che comunque momentaneamente rimane ancora escluso dall’area.
Le aree scelte sono zone centrali cittadine con un alto afflusso veicolare, che si scontra con strade strette a bassa capacità  di portata. Il nostro obiettivo è pertanto il miglioramento della viabilità  in queste aree e conseguentemente la riduzione dell’inquinamento, che, soprattutto negli ultimi anni, ha rappresentato un problema per le zone interessate.
Dalle parole dell’ingegnere Marras, che insieme ad altri tecnici si è occupato del progetto per conto del Comune di Cagliari, si evince la fiducia riposta dagli operatori comunali stessi in questo nuovo piano. Il documento, come evidenziato dallo stesso Marras, ha come obiettivi primari il miglioramento della viabilità  e la riduzione dell’inquinamento.
Il controllo d’accesso veicolare – prosegue Marras – avverrà  tramite telecamere posizionate in prossimità  dei varchi d’entrata della Ztl e congiuntamente, entro fine 2007, è prevista l’installazione di centraline per il rilevamento dell’inquinamento‘.
In passato infatti, secondo le parole dello stesso Marras, la mancanza di controlli telematici d’accesso e di rilevamenti precisi sull’inquinamento sono state le cause principali del fallimento del vecchio piano degli anni ’90.
Altra grossa novità  riguarda il Centro Operativo della Viabilità : grazie alla collaborazione tra Comune e
Azienda Trasporti Urbani (C.T.M.) verrà  infatti attivata una centrale operativa per il controllo e il monitoraggio della viabilità  anche attraverso il miglioramento del trasporto pubblico e la regolamentazione degli indicatori semaforici.
A tutto ciಠva aggiunto poi il potenziamento delle aree parcheggio in prossimità  delle zone interessate dal nuovo progetto, come il parcheggio multi-piano esitente dal 2001 tra i quartieri di Castello e Villanova e la nuova creazione, prevista per i primi mesi del 2007, di parcheggi a raso nelle zone a ridosso del centro storico. Restano poi da definire modalità  di acquisto e costo dei ticket.
Nel corso del 2007 – sottolinea Marras – è prevista una massiccia campagna informativa attraverso i media locali e l’istituzione di un portale web con informazioni sulla mobilità  per tutti i cittadini, entrambi ancora in via di completa definizione, coì come in via di definizione sono anche tutta una serie di permessi speciali per carico e scarico merci, consegna di farmaci urgenti, clienti di alberghi che hanno sede in zona Ztl e altre categorie in via di individuazione.
L’intero progetto, che investe un’ampia serie di soggetti interessati, ognuno dei quali con diverse competenze, andrà  poi verificato in via di definitiva attuazione.
Una volta messo in pratica, infatti, andrà  poi coordinato e pubblicizzato tramite un’efficace strategia comunicativa considerando che, soprattutto per la parte informativa, restano da definire ancora molti particolari e che, ad oggi, il reperimento di informazioni a riguardo risulta insufficiente.

Da un bilancio iniziale di queste prime tappe del nostro viaggio tra le Ztl italiane
(elenco
ufficiale Ministero Infrastrutture e Trasporti dei Comuni che hanno istituito le
ZTL
)
, appare chiaro come, accanto al fattore della lotta all’inquinamento urbano, nel nostro Paese si persegua una politica di preservazione della monumentalità  dei luoghi: l’Italia dei Comuni e dei piccoli centri storici non si presta ad un traffico veicolare da tangenziale.

L’elemento ‘qualità  dell’aria‘ è comunque tenuto in debita considerazione dai nostri amministratori che, guardando all’esempio delle più importanti città  europee, sempre più spesso parlano di ‘pollution charge’ per indicare
un contributo economico da esigere ai nuovi varchi di ingresso nelle aree urbane centrali, accessibili a vetture Euro 4, Euro 3, sempre meno Euro 1.
In Italia, a parte il caso pioniere di Bologna, la corsa alle Ztl sta subendo in questo periodo una rilevante accelerata.
Sarà  l’intelligenza delle Civiche Amministrazioni a fare la differenza nel veicolare il giusto messaggio al cittadino, il quale, spesse volte, potrebbe mal digerire una ‘tassa di ingresso’ in città  o lo svecchiamento quasi forzato del parco macchine.
Senza cadere nell’allarmismo ingiustificato, fa comunque riflettere quello che è capitato a Londra dove, nei giorni scorsi, i responsabili del controllo telecamere ai varchi di accesso alla City hanno ricevuto alcune buste bomba.

Nelle strategie di comunicazione, che deve accompagnare l’entrata in funzione della Ztl, anche il giusto utilizzo di Internet puಠfare la differenza nella capacità  di coinvolgere la popolazione in questa rivoluzione della viabilità  urbana.
Per tutte e quattro queste prime città , interessate dalla nostra indagine, abbiamo consultato le informazioni ‘on- line’ che i Comuni forniscono in merito alle Zone a traffico limitato.
Mettendoci nei panni del cittadino/utente, abbiamo espresso un giudizio di massima sulla completezza e chiarezza delle informazioni fornite all’interno di ogni sito.
La tabella che segue non vuole quindi essere una sorta di classifica delle migliori amministrazioni locali tra quelle interpellate, ma semplicemente uno spunto per riflettere su come il medesimo tipo di messaggio possa essere veicolato al pubblico in maniera più o meno efficace.

TABELLA VALUTAZIONE di Parcheggi.it:

CITTA’ BRESCIA BOLOGNA PALERMO* CAGLIARI*
Facilità  reperibilità  informazioni 5 5 3 2
Aggiornamento 5 4 4 1
Completezza informazioni 5 4 3 3
Modalità  di abbonamento/acquisto permessi 5 4 1 1
Disponibilità  parcheggi interscambio con Ztl 5 4 1 2

Legenda: 1 insufficiente; 2 scarsa; 3 sufficiente; 4 buona; 5 ottima

*
progetto in via di attuazione nel corso del 2007

a cura di A. Tordo &
A. Siri