Palazzo Tursi cambia direzione sulla questione parcheggi.
E lo fa partendo da uno degli interventi che, durante la scorsa amministrazione, hanno maggiormente innescato le proteste dei cittadini ed infervorato la discussione politica.
Si tratta del parcheggio dell’Acquasola, per il quale nei prossimi giorni la Regione Liguria dovrà  decidere se erogare o meno il contributo di 2,6 milioni di Euro.

Proprio verso la Regione, da Palazzo Tursi è partita un’indicazione politica chiara che dà  uno stop ai parcheggi a rotazione (e quello dell’Acquasola è un parcheggio a rotazione) per favorire solo quelli per residenti e di interscambio a cornice del centro cittadino.

La filosofia di fondo è cristallina, come emerge dalle dichiarazioni di Paolo Pissarello, vice sindaco con delega a Mobilità  Sostenibile e Parcheggi, il quale ha annunciato che nel futuro di Genova non ci saranno più parcheggi a rotazione in centro e che anche i progetti in corso verranno vagliati.

Primo intervento in questa fase di ‘revisione’ proprio la struttura dell’Acquasola: 320 posti auto a rotazione e 140 box per residenti secondo il progetto di Sistema Parcheggi.

Ma chi dovrà  fare marcia indietro?

Il Comune da parte sua spera che la Regione non eroghi il contributo, l’assessore regionale Merlo ribatte affermando che la Regione è obbligata ad erogare il contributo e che sta al Comune decidere cosa fare della struttura di sosta in questione, ma allo stesso tempo in seno alla stessa Regione si avanza l’ipotesi di non concedere il finanziamento.

Insomma, la palla rimbalza da un Palazzo all’altro.
L’unica cosa certa è che, rispetto al passato, qualcosa cambierà  nella politica della sosta a Genova.

A.T.