Va bene il concetto di fuori strada. Va bene il carattere trasgressivo della vettura e la capacità  di reinterpretare lo spazio urbano. Ma forse quelli della Jeep® hanno esagerato.
Per promuovere il loro veicolo hanno puntato sul fattore parcheggio. E il grosso fuoristrada, si sa, non trova facilmente lo spazio di sosta in città .

Allora cosa studia il genio pubblicitario?
Una Jeep® che parcheggia sulle scale, sul marciapiede, sulle aiuole. Tanto si sa, la 4×4 si puಠadattare ad ogni movimento da ‘funambolo’. Tutto questo nello scenario di eleganza urbana e massima civiltà  del centro storico di
Copenhagen. La città  dove si gira in bicicletta, dove i pedoni attraversano sulle strisce viene dissacrata dalla Jeep®. Probabilmente non avrebbe avuto lo stesso effetto nel caos delle metropoli italiane.
La campagna pubblicitaria (visualizzabile qui) è stata ideata proprio da una agenzia di
Copenhagen con l’evidente intento di magnificare le infinite possibilità  di parcheggio del mezzo

Comunque il messaggio che la Casa automobilistica americana vuol far passare non ci sembra aver molto senso. Soprattutto in un periodo in cui le contravvenzioni e le limitazioni alla sosta non vengono risparmiate al cittadino.

Se il cammello non passa dalla cruna di un ago, sembra dire Jeep®, allora spingo e ce lo faccio passare lo stesso. Ma non sarebbe meglio ripensare l’uso dei SUV e dei fuoristrada nelle aree urbane? L’Europa con le sue storiche città  non è l’equivalente di una prateria americana. Loro hanno i grossi spazi, noi no.
Diseducativo.

A.T.