Aipark fa chiarezza sulla recente estensione del potere sanzionatorio agli ausiliari del traffico, sancita dalla conversione in legge del decreto 76 del 16 luglio 2020 lo scorso settembre, che li trasforma in “accertatori del diritto alla mobilità”: una denominazione che la dice lunga sul rinnovato peso del loro ruolo. Questa nuova legge (120/2020) è stata accolta con entusiasmo dall’associazione, in quanto spiana la strada a una importante riqualificazione del settore della sosta e dei parcheggi.

AIPARK ha dunque prodotto documenti che aiutano a orientarsi nella nuova situazione. Il primo è un modello di decreto di nomina per regolarizzare il ruolo e l’attività degli accertatori ed estendere le aree di attività rispondendo a tutte le indicazioni della Legge 120/2020. Questo testo ha avuto l’approvazione degli Uffici Amministrativi, dell’Avvocatura e del Corpo di Polizia Locale del Comune di Milano. Il testo è stato paragonato con quanto predisposto e già firmato per le nomine dal Comune di Bologna, che ovviamente ha subìto lo stesso iter per l’approvazione. Il secondo documento stilato consiste in un decreto per la nomina degli accertatori deputati al controllo delle soste irregolari sulle strisce blu: un testo modificato per assicurare una continuità operativa con una nuova nomina e per rispondere alle esigenze di quei Comuni che non intendono ampliare per ora i poteri, ma intendono continuare l’attività di controllo a questo ambito. Questo modello è utile, e necessario, per avere immediatamente una nuova nomina che regolarizzi la posizione, in attesa della predisposizione politica, amministrativa e operativa dell’ampliamento dei poteri per gli Accertatori. 

Il terzo documento elenca tutte le sanzioni che i nuovi accertatori possono emettere nello svolgimento delle loro attività con l’ampliamento dei poteri: ed è proprio quest’ultimo documento che è bene conoscere nei suoi contenuti, pena il rischio di sottostimare o sottovalutare un gran numero di infrazioni.

L’elenco, estremamente sintetico e dettagliato, cita diverse infrazioni che comportano pene pecuniarie più o meno aspre, da oggi applicabili dagli accertatori: citando le principali, si va dalla sosta in località vietata (temporaneamente o in maniera permanente), alla sosta in cui il veicolo parcheggiato illecitamente crea grave intralcio, alle soste protratte o illecite in zona disco. La sanzione aumenta per chi sosta in spazi riservati ad altri veicoli, chi sosta senza dispositivo di controllo o esibendolo in modo poco chiaro, e ancora per chi parcheggia distanziandosi troppo dal margine destro della carreggiata, o in senso contrario a quello di marcia, o con il motore acceso. Analoghe multe sono previste per chi intralcia attività commerciali parcheggiando nelle zone riservate al mercato, al carico e scarico merci, alla raccolta dei rifiuti e, ovviamente, nelle aree pedonali.

 

Un ulteriore e cospicuo aumento della multa – da adesso applicabile dagli accertatori- (60 euro e 90 con la riduzione del 30%) è destinato a coloro che sostano in luoghi pericolosi (per esempio vicino a un binario, a un passaggio a livello, su un dosso o in curva); ma anche in corrispondenza di fermate di autobus, filobus e taxi.  La stessa multa salata è, giustamente, prevista per chi lascerà l’auto nelle aree di sosta riservate alle persone disabili. Gli accertatori potranno anche applicare le multe di 40 e 50 euro (sempre con la riduzione) a chi commetterà la leggerezza di parcheggiare all’interno di uno spazio verde o su un manto erboso.

In sintesi, con l’attività originale gli accertatori erano abilitati ad emettere 5 sanzioni. Adesso le sanzioni che si possono emettere sono circa 64: un cospicuo elenco è stato confermato dai Corpi di Polizia Locale sia del Comune di Milano, sia di Bologna.