I dissuasori di sosta sono strumenti sempre più diffusi nelle città italiane, sia su suolo pubblico sia su proprietà privata, con lo scopo di regolare la viabilità, prevenire la sosta selvaggia e garantire il rispetto delle regole di parcheggio.
In questo articolo analizziamo le principali tipologie di dissuasori di parcheggio, la normativa di riferimento e le modalità di installazione, fornendo una panoramica utile a cittadini, condomini e amministrazioni.
Dissuasori di parcheggio
L’installazione di un dissuasore di sosta su suolo pubblico è soggetta ad autorizzazione comunale. In questi casi, il dissuasore ha funzione di regolamentazione del traffico e di protezione degli spazi urbani.
Diverso è il caso dei dissuasori di sosta su proprietà privata: condomini, aziende e privati possono collocarli per impedire la sosta non autorizzata, ad esempio nei parcheggi condominiali o nei cortili aziendali, rispettando comunque le regole di sicurezza e visibilità.
Quando si parla di dissuasori parcheggio privato, le soluzioni spaziano dai paletti dissuasori di sosta ai moderni sistemi elettronici con telecomando.
Dissuasori per parcheggio: tipologie
Oggi il mercato offre numerose soluzioni di dissuasori della sosta, adatte a esigenze diverse:
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Dissuasore mobile: facile da posizionare e rimuovere, utile per esigenze temporanee.
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Paletto dissuasore: semplice, economico e robusto, disponibile anche in versione pieghevole.
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Dissuasori parcheggio in cemento: solidi e resistenti, spesso usati per delimitare aree o prevenire accessi indesiderati.
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Dissuasore di sosta passo carrabile: utile per proteggere passi carrabili e garantire il diritto di accesso.
Accanto alle soluzioni tradizionali, si diffondono sempre più i dissuasori di parcheggio automatici.
Dissuasori parcheggio elettrici
I sistemi più innovativi sono i dissuasori a scomparsa e i dissuasori di parcheggio automatici. Solitamente i dissuasori di parcheggio a scomparsa, possono essere controllati tramite telecomando, app o sensori:
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Dissuasori parcheggio con telecomando: pratici e semplici da usare.
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Dissuasore parcheggio automatico: si alza e abbassa senza sforzo manuale, garantendo sicurezza e comodità.
Grazie alla tecnologia, i dissuasori di parcheggio elettrici rappresentano oggi una soluzione di fascia alta per chi desidera un controllo rapido e discreto degli accessi.
Dissuasori di traffico
Oltre a quelli legati alla sosta, esistono i dissuasori della velocità, conosciuti anche come dissuasori stradali. Questi strumenti – comunemente i “dossi artificiali” – hanno la funzione di ridurre la velocità dei veicoli, aumentando la sicurezza in strade urbane, aree residenziali e zone scolastiche. Simili, ma con finalità più ampie, sono i dissuasori del traffico, che servono a regolare i flussi di circolazione o a impedire l’accesso a determinate aree.
Normativa e autorizzazioni
La normativa sui dissuasori di parcheggio prevede che l’installazione su suolo pubblico sia subordinata a un’autorizzazione “del ministero dei Lavori pubblici – Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale e posti in opera previa ordinanza dell’ente proprietario della strada” (Regolamento di attuazione del Codice della Strada – Articolo 180). In particolare, è necessario presentare una richiesta per l’installazione di dissuasori di sosta, corredata da motivazioni e planimetrie.
Per i dissuasori di parcheggio in ambito privato, invece, non serve autorizzazione comunale, ma occorre rispettare criteri di sicurezza (visibilità, stabilità, assenza di pericoli per pedoni e disabili). Se in area condominiale, la possibilità o meno di installare dissuasori di sosta deve essere approvata in assemblea.
I dissuasori di parcheggio e i dissuasori della sosta sono strumenti fondamentali per migliorare la vivibilità urbana, ridurre la sosta selvaggia e garantire sicurezza sia negli spazi pubblici sia nei contesti privati. La scelta del giusto dissuasore – che sia un semplice paletto dissuasore, un dissuasore di parcheggio in cemento o un moderno dissuasore parcheggio automatico – dipende dalle esigenze specifiche e dal contesto di utilizzo.