Genova vuole muoversi elettrico: questo l’esordio del vicesindaco e assessore alla mobilità e trasporto pubblico locale Stefano Balleari in apertura della sessione sulla mobilità elettrica e intelligente nell’ultima giornata della Genova Smart Week, che si è conclusa sabato scorso. “Come amministrazione abbiamo intrapreso un percorso a lungo termine che ci vede coinvolti nell’accelerare la realizzazione di infrastrutture per la ricarica e nell’offrire ai cittadini un valido motivo per cambiare modalità di consumo a favore dell’elettrico. Car sharing, bike sharing, piste ciclabili e la stessa metropolitana sono tutti strumenti necessari per favorire una nuova intermodalità negli spostamenti urbani e una mobilità intelligente e sostenibile a Genova”

 

La mobilità 4.0 è destinata a prendere prepotentemente piede anche nell’ambito del trasporto pubblico, come ha sottolineato Marco Beltrami di AMT- Genova. Del resto, con il ritorno all’elettrico, l’azienda ritroverà le sue origini (i nonni genovesi ben ricorderanno i tram che, sino alla metà degli anni Sessanta, attraversavano la città!): ed entro il mese di giugno del 2019 si doterà di 10 bus elettrici da 8 metri e della nuova rimessa Mangini come base, con l’obiettivo entro il 2029 di avere una flotta completamente rinnovata.

 

Tutti gli esperti e gli addetti ai lavori convenuti alla manifestazione, però, si sono mostrati concordi sul fatto che sia necessario un cambiamento culturale in Italia per centrare questi obiettivi: perché al momento, con 14.000 auto elettriche in uso, siamo purtroppo il fanalino di coda in Europa. Si tratta, del resto, di un primato negativo che continua a emergere ormai da anni nel corso della principali manifestazioni dedicate alla smart mobility, in Italia come in Europa. Anche se, finalmente, qualcosa sembra muoversi. Dal punto di vista dell’elettrificazione e quindi delle infrastrutture, infatti, sono stati compiuti passi in avanti: lo ha sottolineato Sonia Sandei di Enel X, che ha quasi raggiunto l’obiettivo 2018 di 2700 colonnine di ricarica in Italia e punta ad arrivare a 14mila per il 2022. A Genova, città pilota per la diffusione della mobilità elettrica e di servizi innovativi correlati, grazie al protocollo d’intesa siglato con il Comune per la posa di 100 infrastrutture di ricarica, sarà infatti possibile fornire un contributo decisivo all’evoluzione di un sistema di mobilità sostenibile con vantaggi per l’ambiente, i cittadini e le imprese del territorio.

 

Per creare una rete di infrastrutture sempre più efficiente e capillare sul territorio, accanto a un’impresa che investe, oltre alle istituzioni, non deve però mancare il supporto delle aziende private. È il caso della partnership attivata da Duferco Energia con Coop Liguria, che dopo una prima installazione presso l’Ipercoop Le Serre di Albenga, nel 2019 prevede l’installazione di 9 ulteriori isole di ricarica presso punti vendita di Coop Liguria: un progetto per lo sviluppo sostenibile del territorio, a uso della cittadinanza locale, di dipendenti, soci e dei turisti.

 

Le novità emerse durante la settimana genovese dedicata alla mobilità smart non finiscono qui: è stato preannunciato, per esempio, l’arrivo a Genova nei primi mesi del 2019 del servizio di mobilità condivisa su vetture elettriche promossa da Axpo Italia e Sharen’ go, il primo servizio di car sharing elettrico in Italia già attivo a Roma, Milano, Firenze e Modena. A Genova si prevede di attivare, in una prima fase, 20 vetture utilizzabili in un perimetro racchiuso tra le stazioni di Piazza Principe e Brignole, includendo parte delle valli Polcevera e Bisagno. Partirà anche lo Scooter Sharing Free Floating di MiMoto e IrenGo, già presente a Milano e Torino. Si tratta di un servizio senza vincoli di stazioni di ricarica e senza chiavi: localizzato lo scooter più vicino tramite app e gps si parte, e al termine della corsa lo si lascia dove si vuole.