Un tema caldo come non mai sarà al centro della seconda edizione di Mobility Report, convegno organizzato da AIPARK e ASSTRA che si aprirà il 16 maggio a Roma, presso il centro congressi  “Roma Eventi – Piazza di Spagna”: ci si confronterà, infatti sull’agenda ambientale, e in particolare sulla incompatibilità tra provvedimenti adottati e obiettivi indicati che rende necessario intervenire, per evitare che risposte applicate in extremis limitino l’accesso alle aree urbane in cui si concentrano servizi e attività economiche.

 

Secondo il 15° Rapporto sulla mobilitaÌ€ in Italia di Isfort (Istituto Superiore di Ricerca e Formazione per i trasporti, che risale allo scorso novembre), nel 2017 il 58,6% del totale degli spostamenti (81,6% del totale degli spostamenti motorizzati) eÌ€ avvenuto con autovetture. Per contribuire a raggiungere i traguardi europei al 2030 e al 2050 l’obiettivo intermedio per le aree urbane eÌ€ di ridurre almeno del 50% il riparto modale tra l’auto e le altre forme di trasporto e di mobilitaÌ€ entro il 2020”.

 

Le associazioni AIPARK e ASSTRA, che riuniscono i principali attori del parcheggio e dei trasporti, in collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell’UniversitaÌ€ La Sapienza e Isfort, presenteranno un report che parte dall’analisi integrata dei dati socio-economici, della mobilità urbana e della gestione della sosta, per indagare, per la prima volta in Italia, la correlazione tra la gestione della sosta tariffata e i componenti del sistema della mobilità urbana. Anche se, in media, più del 58% degli spostamenti giornalieri avviene su veicoli privati, gli strumenti pianificatori non contemplano infatti la sosta come componente integrato dei sistemi della mobilità: un dato apparentemente scontato, insomma, di fatto non lo è. Di qui l’urgenza di soffermarsi e confrontarsi sulle possibili opportunità per rimodulare la ripartizione verso modalità sostenibili per ripristinare la vivibilità e competitività dei centri urbani. 

 

Da questa urgenza stanno scaturendo una serie di proposte: come l’aumento della velocità dei mezzi pubblici, l’implementazione dei controlli delle irregolarità nell’uso delle superfici stradali, l’applicazione di politiche tariffarie differenziate, l’incremento di corsie preferenziali, piste ciclabili e aree pedonali. Dischiudono buone prospettive anche la differenziazione delle tipologie di sosta e lo sviluppo della sharing mobility, oltre alla realizzazione di infrastrutture fisiche e digitali per un trasporto sostenibile e l’uso di mezzi ecologici e nuovi hub urbani per sosta, logistica, ricariche elettriche e scambio.

 

A questo riguardo appare evidente anche la priorità di dover liberare le strade dalle auto parcheggiate per migliorare la fluidità del traffico nelle città. Strade con corsie troppo strette, dovute alla possibilità di parcheggiare sui lati delle carreggiate, hanno come conseguenza la riduzione della velocità di scorrimento, specialmente per i mezzi pubblici. Risultano urgenti e necessarie, dunque, politiche della sosta che non prevedano solo alte tariffe per scoraggiare chi vuole parcheggiare: ma soprattutto la realizzazione ex novo o il miglior utilizzo di strutture di parcheggio esistenti e, non di rado, del tutto inutilizzate, da riorganizzare quando possibile come spazi efficienti e polifunzionali.

 

Alla giornata di lavori prevista il 16 maggio interverranno il ministro della Salute, Giulia Grillo, e il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Edoardo Rixi, Diego De Lorenzis e Davide Gariglio della commissione Trasporti della Camera, i presidenti AIPARK e ASSTRA, Antonio Di Donna e Andrea Gibelli, il presidente EPA, Laurence A. Bannerman, il direttore della ricerca Isfort, Carlo Carminucci, oltre a rappresentanti delle istituzioni locali e delle imprese ed esperti del settore.