Secondo quanto dichiarato dall’assessore al traffico Arcangelo Merella, Genova sarà la prima grande città italiana a sperimentare un sistema di pagamento del parcheggio tramite telefonino.
Saranno’reclutati’ 180 automobilisti per testare il servizio denominato E-Park per il quale collaborano insieme al Comune la Genova Parcheggi e tre aziende che hanno proposto il sistema: Input, Trade.it e Waycom.

Ma vediamo come funziona. L’automobilista che vuole usufruire di questo pratico servizio deve innanzitutto registrarsi per ottenere una o più schede parcheggio e-park adesive per ogni auto di cui avrà comunicato il numero di targa. Una volta parcheggiata l’auto nell’area blu di sosta non dovremo più preoccuparci di trovare spiccioli da infilare nelle macchinette o cercare personale addetto alla riscossione; sarà sufficiente esporre bene in vista il contrassegno E-Park sul vetro e comunicare l’inizio sosta con una semplice telefonata ad un numero prefissato, digitando il numero di targa.
Finita la sosta con un’altra telefonata comunicheremo l’interruzione del servizio; ci verrà addebitato il costo anche per frazioni d’ora e saremo al sicuro da multe salate causate dal protrarsi di impegni.
Per evitare salassi sarà importante ricordarsi di comunicare il fine sosta quando riprenderemo la nostra auto. Speriamo che la sperimentazione trovi una soluzione a questa ipotesi reale.
All’utente viene fornita anche un’altra card personale che permette l’utilizzo in emergenza anche da telefoni fissi e comunque non riconosciuti dal sistema come nel caso in cui il telefonino avesse esaurito le batterie.

collegati al servizio

Gli addetti alla sosta verificheranno tramite lettura del codice sul contrassegno la regolarità del pagamento utilizzando un apposito palmare collegato alla centrale di gestione dei parcheggi.
La personalizzazione della registrazione permette inoltre di predisporre convenzioni specifiche sulla base dei requisiti degli utenti (residente, commerciante, abbonato o altro) e in relazione alle aree di sosta fruite (centrali, periferiche, di servizio o altro).

Dal 10 dicembre il servizio sarà attivo in fase sperimentale per tre mesi presso il parcheggio di corso Andrea Podestà . Dopo il 10 marzo il servizio potrebbe essere allargato a tutti i posteggi e non limitato a unà‚´auto per utente, ma collegato solo al numero di cellulare.

Il sistema si presenta quindi economico, comodo, facile e flessibile. Non è difficile prevedere che questa applicazione, dopo l’opportuno rodaggio, sarà utilizzata anche da altre città .

Ma in materia di mobilità e parcheggi il vulcanico assessore Merella ha comunicato altre novità : la più recente è costituita dal finanziamento da parte del Ministero dellà‚´Ambiente per ampliare là‚´uso del Telepass ai parcheggi urbani, in modo da consentire un addebito direttamente su conto corrente. Telepass appartiene alla Società Autostrade e si stanno quindi avviando le trattative per là‚´installazione del sistema elettronico.

E tra le varie soluzioni pronte a partire, anche là‚´auto collettiva: la scorsa settimana è stata infatti approvata in giunta la delibera per il -car sharing-, sistema che prevede unà‚´intesa tra Amt e Car City Club e il via operativo da febbraio nelle zone di Carignano, Castelletto e centro storico. I -proprietari- dell’auto collettiva potranno viaggiare nelle corsie gialle, accedere alle aree a traffico limitato, posteggiare nelle zone altrimenti riservate.

Sono previsti anche sistemi di trasporto collettivo via mare: è in via di completamento il molo di Pegli che sarà il capolinea del collegamento via mare con il centro città (arrivo al Porto Antico) e con un paio di miliardi di vecchie lire, residuo della carbon tax, la zona sarà opportunamente -arredata- con illuminazione, immancabili palme, panchine.

Tutte iniziative che hanno consentito a Genova di essere -promossa- tra le città capofila della rete europea di centri urbani che collaborano a progetti in materia di traffico e mobilità urbana e che consentono l’accesso a finanziamenti agevolati UE.