Si chiama CityClass Fuel Cell ed è destinato a segnare un traguardo fondamentale sulla strada verso la diffusione di combustibili ecologici.

Realizzato da un’associazione temporanea di imprese formata da Azienda Torinese Mobilità , Irisbus, Gruppo Sapio, Ansaldo Ricerche, Compagnia Valdostana delle Acque, Enea, il progetto “emissioni zero” è stato finanziato dal Ministero per l’Ambiente e punta all’introduzione degli autobus ad idrogeno nel normale servizio di linea a partire dal 2005 nella città di Torino.


E’ un autobus come tanti che circolano nelle nostre città , ma possiede una caratteristica che lo rende speciale: è un autobus che non inquina, dal cui tubo di scarico, al posto di sostanze più o meno inquinanti, responsabili di gravi danni per la salute dell’ambiente e dell’uomo, esce innocuo vapore acqueo.

Non è l’immagine di un sogno sulla città del futuro, ma è invece una concreta realtà . L’obiettivo finale è quello di iniziare la messa in esercizio di piccole flotte sperimentali a partire dal 2005, mentre le tempistiche per una maggiore diffusione di tale tipo di tecnologia dipenderanno dagli esiti della sperimentazione e dalla possibilità di avere a disposizione le Fuel Cell a prezzi compatibili con il mercato.


LA TECNOLOGIA FUEL CELL


Dai veicoli spaziali alle nostre automobili. Il principio è quello che il fisico britannico William Grove dimostrò nel 1839 e che è stato utilizzato per tutte le missioni spaziali a partire dagli anni ’60: la combinazione elettrochimica di idrogeno e ossigeno genera elettricità . Il sistema è quello delle celle a combustibile e oggi ricercatori di tutto il mondo stanno cercando di mettere a punto una tecnologia che consenta di diffonderne l’utilizzo per alimentare in modo pulito autobus e automobili.


L’elettricità si produce attraverso reazioni chimiche a partire da idrogeno e ossigeno, con esclusiva emissione in atmosfera di vapore acqueo.


Una vera rivoluzione per un settore, quello dei trasporti, responsabile dei gravi problemi dell’inquinamento a livello mondiale, con i conseguenti danni per l’ambiente e la salute che tutti conosciamo.


Alcuni costruttori di autovetture sono già impegnati nella realizzazione di auto a idrogeno, ma un prezzo troppo elevato di vendita insieme alla necessità di creare una rete di stazioni di rifornimento ad hoc non consentiranno una diffusione in tempi brevi.
Diversa la realtà per gli autobus. La produzione di idrogeno gassoso da fonte elettrolitica viene realizzata presso il deposito dell’ATM (Azienda Torinese Mobilità ) dal Gruppo Sapio che per il progetto CityClass-Fuel Cell si occupa della progettazione, realizzazione e fornitura dell’impianto di stoccaggio, distribuzione e controllo dell’idrogeno compresso a bordo.


L’alimentazione a idrogeno quindi una realtà che insieme al metano costituisce un efficace soluzione all’elevato inquinamento procurato dal 97% di autobus circolanti con più di dieci anni.