Come non mai in questi giorni la parola multa è sulla bocca di tutti e sulle pagine dei principali quotidiani nazionali

Sorprende e rende felici molti automobilisti la sentenza della seconda sezione civile della Cassazione.

Secondo la Suprema Corte infatti non sono da pagare tutte quelle contravvenzioni sul cui verbale non siano riportati in modo preciso (e non generico) i motivi della mancata contestazione immediata.
Un esercito di automobilisti si prepara quindi a fare ricorso contro la multa ingiusta.

Allo stesso tempo però in tante città italiane la polizia municipale è davvero scatenata e motivata a combattere la sosta selvaggia con una politica di contravvenzioni alle volte altrettanto senza freni, specie se di mezzo ci sono gli ausiliari del traffico: a Roma in diciassette giorni l’operazione’strade libere’ ha prodotto oltre 14 mila contravvenzioni e 216 auto rimosse.

La task force impiegata comprende vigili urbani, ausiliari e operatori comunali della mobilità : in tutto 190 agenti per monitorare 17 chilometri di arterie nelle due grandi aree di San Giovanni’ Tuscolano e Marconi’ Magliana e punire la sosta selvaggia.

Ovviamente ovunque le campagne di multe a raffica producono critiche da più parti, soprattutto sulla destinazione dei relativi introiti.

Ad esempio si levano proteste da Firenze, dove il vice capogruppo di Forza Italia, Gabriele Toccafondi, e la consigliera di Alleanza Nazionale, Gaia Checcucci, lanciano accuse precise.

‘Dal bilancio 2004 di Firenze Parcheggi’ ha sottolineato Gabriele Toccafondi – emerge che per i rimborsi ottenuti grazie alle multe elevate dagli ausiliari del traffico vi sono 1.505.000 Euro, una somma tre volte superiore a quella del 2002 ed aumentata anche rispetto al 2003′.
A Firenze infatti lo scorso anno i quarantadue ausiliari del traffico in servizio hanno elevato ben 158 mila contravvenzioni.

‘Con i corrispettivi a contravvenzione correttamente compilata’ commenta Gaia Checcucci – , Firenze Parcheggi ha incassato nel 2004 1.505.000 euro, cifra che dovrebbe essere sufficiente a coprire il costo del personale impiegato in questa attività .

In relazione al cosiddetto “storno”, il consiglio comunale, il 30 marzo 2004, ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco ad annullare lo storno delle multe destinate alla Firenze Parcheggi.

Questo indirizzo è stato anche confermato recentemente in consiglio comunale.
Occorre quindi modificare il contratto di servizio con Firenze Parcheggi, annullando il sistema dello “storno” quantificato in Euro 11,40, sostituendolo con un rimborso fisso forfetario annuale’.

Rincara la dose Gabriele Toccafondi:

‘I proventi delle multe non possono rappresentare uno degli strumenti per raggiungere il pareggio del bilancio comunale.

Nel bilancio di previsione 2005 della Civica Amministrazione la voce che riguarda le contravvenzioni è pari a 50 milioni di Euro.

Nel 1999, invece, era di 17 milioni: il dato è impressionante se si considera, inoltre, che in circa sei anni il numero dei mezzi circolanti non è aumentato se non di poco.

Scrivere che si incasserà 50 milioni di Euro grazie alle contravvenzioni equivale a dire che ogni proprietario di un mezzo che circola abitualmente sul territorio comunale dovrà spendere, in multe, almeno 143 Euro l’anno’.

Le multe servono quindi a far cassa per molti Comuni, sempre più alle prese con difficoltà di Bilancio?

E’ l’accusa che si leva anche contro la Civica Amministrazione di Genova da parte dei sindacati che incolpano il Comune di aver assimilato i vigili ad agenti di commercio da premiare o punire in base al “fatturato”.
Accuse alle quali l’assessore al Traffico Arcangelo Merella ha risposto inviando una lettera al quotidiano Il Secolo XIX.

‘Se dovessimo scoprire che i vigili sono valutati solo per il numero di multe comminate’ scrive Merella – o che i superiori badano solo al “fatturato” senza curarsi degli effetti dei controlli sul territorio, interverremo per sanzionare pesantemente tali comportamenti sbagliati, che stravolgono le nostre direttive.
Considerata la carenza di parcheggi che caratterizza molti quartieri, a ogni vigile basterebbe un’ora al giorno per fare fatturato e poi sparire per il resto della giornata.
Invece la repressione deve servire ad eliminare il caos.

E’ questo l’obiettivo che devono tenere sempre presente i vertici della polizia municipale, dal comandante ai capi sezione.
Da parte nostra, saremmo felici di avere zero multe ma nessuna violazione al codice della strada e zero incidenti perchè risparmieremmo enormi costi sociali’
.

Questo non significa ovviamente che l’assessore al Traffico voglia assumere un atteggiamento più tenero nei confronti di chi trasgredisce, come lui stesso dichiara sul Secolo XIX:


‘La sciatteria, malattia infantile dei genovesi, copre quel po’ di bello che con tanta fatica Genova si sta restituendo.
Non si può pretendere di consentire la sosta nelle aree pedonali o chiudere un occhio per le moto sui marciapiedi.
Che dire, poi, delle auto troppo spesso parcheggiate nelle aiuole, ad esempio in corso Torino?
E dei veicoli che danneggiano le costosissime fioriere di via Roma e via XXV Aprile?
Al contrario le auto in doppia fila sono ancora troppo poco represse.
Per non parlare dei veicoli che occupano abusivamente le aree riservate ai disabili o al transito e alla sosta dei mezzi pubblici.
In questo senso al Comando impartisco ordini chiari: si intervenga, si sanzioni, quando occorre anche con le “ganasce” e le rimozioni’.

Proteste dai sindacati dei vigili anche a La Spezia.
Qui la polizia municipale è sul piede di guerra dopo la decisione della Civica Amministrazione di assumere quindici ausiliari della sosta per punire gli automobilisti che non rispettano le regole dei parcheggi a pagamento.

‘In questo modo ai nostri uffici arriveranno una marea di contravvenzioni che rallenteranno il nostro lavoro’ è questa la protesta dei vigili -.
Ecco perchè chiediamo un tavolo di contrattazione ed un rinforzo dell’organico’.

A. Tordo