E’ il prototipo di un miniveicolo urbano a tre ruote, è alimentato a energia solare e, richiuso, ha le dimensioni di un trolley da viaggio.

Si chiama ‘Sunny’ , è appena stato brevettato, ma ha già grandi ambizioni: contribuire a risolvere il problema della mobilità , dei parcheggi e dell’inquinamento nei grandi centri urbani.

Il suo ideatore, Giovani Francola, di professione portalettere, per la sua idiosincrasia al computer ha realizzato il progetto con carta e matita.
E lo spiega orgoglioso:

‘Questo prototipo di un veicolo a tre ruote è così maneggevole e piccolo da essere ripiegato e chiuso come un trolley da viaggio, e può essere riposto nel bagagliaio di qualsiasi autovettura.
L’idea è nata da un concetto base: arrivare in un qualsiasi parcheggio cittadino, aprire il cofano e prendere il miniveicolo per raggiungere il lavoro, la zona dello shopping o dello studio in centro.
E’ alimentato dal sole attraverso un pannello fotovoltaico curvo, inserito nel frontale, che carica i due accumulatori sistemati nella scocca, sia da fermo che in marcia.
Il tutto senza inquinare e soprattutto alleggerendo l’enorme domanda di parcheggi che assilla tutti i grandi centri urbani’.

Il mezzo di locomozione ‘alternativo’ può superare i 20 km/h e ha autonomia per una giornata di spostamenti in città .
E’ già pronto lo slogan per un’eventuale campagna pubblicitaria:

‘Apri, sali eà¢â‚¬Â¦vai’.

Concetti semplici per un mezzo di trasporto che punta proprio sulla facilità e la maneggevolezza.
Basta infatti una semplice operazione e Sunny può essere aperto e chiuso, e riposto in ufficio, a casa o nel bagagliaio di qualsiasi autovettura, che sia una Smart o una Limousine.

Nel gruppo che ha lavorato al progetto, oltre all’ideatore Giovanni Francola, figurano Domenico Iacurto, ingegnere ambientale (si occupa di energie rinnovabili); Domenico Riucci che cura il materiale informativo; Manolo Cogoni, responsabile dell’assemblaggio e della messa a punto; Gianni Testa, supervisore delle parti elettroniche.

E’ presto per sapere se Sunny rappresenterà una rivoluzione per il mondo dei trasporti, ma la curiosità per il mezzo è sicuramente alta.
Il prototipo è all’esame di aziende del settore che potrebbero aprire la strada alla sua produzione in serie.
Ma è soprattutto con le amministrazioni dei grandi centri urbani, Roma in primo luogo, che il gruppo di ideatori cerca di rapportarsi per un ulteriore sviluppo e lancio del prototipo.

Parcheggiare il mezzo di trasporto sotto la propria scrivania, al riparo da vigili e parcometri: non è il sogno di molti lavoratori?

Alessandro Ricci