Spesso i commercianti hanno la vista più lunga degli amministratori pubblici, succede anche nel settore dei parcheggi.

Lo dimostra il caso di Ascoli Piceno, dove il presidente della Confcommercio locale, Benito Calvaresi, guarda l’esempio di altre città per risolvere il problema della sosta dei cittadini.
Anzi, nel suo caso specifico dei clienti: ‘non ci si può permettere di perdere acquirenti per colpa delle multe da disco orario scaduto, magari poi solo per dieci minuti’ è il Calvaresi pensiero (e non solo suo).

Ed allora, perchè non guardarsi un po’ intorno?
Gli esempi di soluzioni alternative si sprecano: i tagliandi prepagati, il gratta park, la scheda elettronica autopark a importo scalare oppure il pagamento tramite Sms dal cellulare.

Ma è a Civitanova, e al suo sistema di gestione della sosta, che l’ASCOM di Ascoli Piceno guarda con particolar favore.
Nella località marchigiana, in piazza XX Settembre, per chi parcheggia nelle aree blu, e sfora il tempo previsto dal disco orario, è previsto un trattamento davvero’british’: viene lasciato un avviso di pagamento corrispondente al costo della frazione di ora non pagata.
Questo surplus deve essere pagato presso la società che gestisce i parcheggi entro un determinato periodo, pena una mora non particolarmente gravosa.

Insomma, parafrasando un detto davvero comune, si potrebbe dire ‘il parcheggio del vicino è sempre più verde’ .

Alice Tordo