Una piccola rivoluzione interesserà la sosta e la circolazione degli autobus turistici a Roma.

Dal primo gennaio 2006, infatti, entrerà in vigore un accordo firmato dall’Assessore alla Mobilità Mauro Calamante, la Sta e le associazioni di categoria (Federalberghi, guide turistiche, tour operator).

Obiettivo dichiarato: evitare il parcheggio selvaggio nel centro della città e regolamentare con più rigidità l’ingresso nella Capitale.

Fra le novità introdotte, una delle più rilevanti è che tutti i mezzi dovranno avere l’autorizzazione, mentre ora è richiesta solo per quelli che superano i sette metri.

In compenso, però, aumenterà il numero dei pullman che potranno oltrepassare le mura Aureliane (la cosiddetta zona ZTL1): da duecento a trecento.

Subiranno un deciso rialzo anche le tariffe: oggi un pullman paga sessantasette Euro al giorno, da gennaio la cifra salirà a duecentododici Euro, con incentivi per i mezzi meno inquinanti e penalità , invece, per chi influisce maggiormente sull’ambiente.

E’ prevista anche la costituzione di un sistema satellitare per monitorare chi entra.
Fino a oggi, per avere accesso al centro storico, si doveva prenotare online o fare richiesta, tramite fax, alla Sta.

Adesso invece ogni pullman si dovrà dotare di un meccanismo che permetterà di localizzarlo in ogni momento, sulla falsariga di quanto succede attualmente con i mezzi Atac.
Per controllare ingresso e sosta dei bus turistici saranno istituite otto squadre di vigili.

A fronte delle spese maggiori e dei controlli più severi, però, sarà garantito un servizio più efficiente.
Verranno aumentate le aree di fermata, per salire e scendere dal mezzo, in un tempo massimo di quindici minuti, e saranno create sette aree di sosta breve (due ore), posizionate vicino ad alcune delle maggiori zone turistiche della città e vicino alle aree di fermata, in modo che i mezzi non siano costretti a uscire dal centro.

Alessandro Ricci