E meno male che da loro si dovrebbe prendere il buon esempio.

Il problema del parcheggio diventa stress quotidiano per i politici ed i loro staff al seguito, anche nelle sfere più alte del potere, e li avvicina un po’ di più ai comuni mortali.

Nella Capitale è cronaca delle ultime settimane la disputa fra i ministri Prestigiacomo, Calderoli e Giovanardi.
Motivo del contendere una cinquantina di posti auto ricavati in p.zza Colonna, sotto la Galleria Alberto Sordi, ad un tiro di schioppo da Palazzo Chigi.

Qui tutti e tre i ministri vogliono parcheggiare le auto del loro corposo codone di collaboratori: a fare i conti cinquanta posti auto proprio non bastano.

Ed allora, fra i tre litiganti, nessuno gode.
Infatti i responsabili della logistica di Palazzo Chigi, di fronte al problema, hanno bloccato le assegnazioni dei posti auto, con la conseguenza che ad oggi quel parcheggio resta chiuso.

E con l’ancor più grave conseguenza che ora le auto dei ministri e dei loro staff vengono parcheggiate su Largo Chigi, rubando spazio a fermate di autobus e taxi.
L’ingorgo di auto blu, taxi e mezzi pubblici è, in questo punto di Roma, ormai perenne.

E poi con che coraggio si può parlare ai cittadini di ZTL, sosta a rotazione, parcheggi di scambio per l’utilizzo dei mezzi pubblici?

A.T.