Grandi investimenti a Genova nel campo dei parcheggi.

Nei prossimi tre anni, infatti, nel capoluogo ligure saranno pronti cinquemila e cinquecento nuovi posti auto, parte dei quali realizzati con contributi pubblici.

A beneficiare degli investimenti non saranno solo gli automobilisti e i motociclisti, sempre alla ricerca di nuovi parking, ma anche gli imprenditori del settore edile.

‘Per la prima volta dopo cinque anni di crescita impetuosa nel settore edile – spiega Marcello Marzini, presidente di Assedil, associazione che riunisce circa trecento imprese edili – assistiamo a un sensibile rallentamento del trend positivo.
Oltrechè una necessità sul piano ambientale, la costruzione di parcheggi è l’unico polmone d’attività , accanto alle ristrutturazioni di alloggi, in grado di evitare una crisi settoriale’.

Dunque, la necessità di potenziare rapidamente la dotazione di parcheggi, in centro e in periferia, per scongiurare la congestione da traffico si sposa con le esigenze di sviluppo del settore edile.

Secondo i dati diffusi da Assedil, degli oltre dodicimila posti auto e moto pianificati dal Comune di Genova nell’ultimo decennio per fronteggiare l’emergenza parcheggi, ne sono stati costruiti (o sono in via di realizzazione) circa ottomila.
Altri tremila e ottocento saranno varati nei prossimi due-tre anni.
A questa lista vanno aggiunti altri 1.748 parcheggi che potranno essere ricavati in sette grandi aree, tra cui le centralissime piazza Dante e via San Vincenzo, col sistema del project financing.

Marzini propone la sua ricetta per favorire parcheggi e costruttori.

‘Il Comune dovrebbe, prima di tutto, accelerare l’emissione di un nuovo bando per i parcheggi “fai da te” previsti dalla legge Tognoli, dato che l’ultimo risale al ’93.
Non è poi il caso di ritoccare i diritti di superficie richiesti dal Comune sulle aree in concessione alle imprese per novant’anni.
Quest’ultime, infatti, svolgono su questo fronte un servizio pubblico importante sostenendo investimenti elevatissimi per realizzare i parcheggi nel sottosuolo.
Oltretutto è prevedibile che l’amministrazione comunale conceda in prospettiva la proprietà piena dei box costruiti sui propri terreni, a fronte di un onere aggiuntivo che dovranno pagare gli acquirenti’
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Alessandro Ricci