Dicono che la quotidianità  uccide l’amore; ma nessuno si è mai chiesto che cosa uccida, o perlomeno logori la quotidianità .

La risposta ci viene da un’indagine Istat fresca di giornata, intitolata, appunto, ‘Aspetti della vita quotidiana’. Obiettivo: individuare quali sono i principali problemi avvertiti ogni giorno dalle famiglie che popolano lo Stivale. E ancora una volta, sia pure in misura leggermente minore rispetto all’anno scorso, quello del parcheggio fa la parte del leone.

Dall’indagine risulta infatti che il problema della sosta rappresenta soprattutto per gli abitanti di regioni punteggiate da grandi centri metropolitani come Lazio, Campania e Lombardia, la più pungente spina nel fianco per il 41% degli intervistati, seconda soltanto a quella rappresentata dal traffico, che si aggiudica la pole position con il 45,2%.

Uno stacco minimo, dunque, per due problemi che, comunque, sono strettamente legati. Il ‘bronzo’ va a un timore piuttosto singolare: quello di bere l’acqua del rubinetto, della cui salubrità  diffida il 35,8 delle famiglie interpellate. Seguono, per la cronaca, inquinamento acustico e sporcizia per le strade, con il 35 e il 34, 1%.

Insomma: l’ansia da parcheggio ‘ e questo è il dato forse più curioso ‘ scalza timori a ben pensarci più fondati, come per esempio l’angoscia legata al dilagare della criminalità , che occupa soltanto il settimo posto nella scala tracciata dall’ Istat. Chissà , magari furti e aggressioni sono ancora percepiti come fatti eccezionali, eventi di cui sdegnarsi sfogliando le pagine di cronaca nera piuttosto che da vivere sulla propria pelle.

Mentre la caccia al parcheggio, lo sappiamo tutti, è ormai una piccola tortura quotidiana da cui nessuno ha scampo: snervante e irritante al pari della goccia che cava la pietra.

Vi.Um