Firenze: con Roma e Venezia sicuramente una delle tappe turistiche obbligate per chi visita il nostro Paese.

Dagli Uffizi a Palazzo Pitti, da Santa Croce a Ponte Vecchio, tutto qui evoca scenari da ‘Camera con Vista’ (lo splendido film di James Ivory ambientato nel capoluogo
toscano), con visitatori stranieri ‘ ma anche italiani – in preda alla nota sindrome di Stendhal di fronte a tanta bellezza concentrata.

Ebbene, oggi la Camera di Commercio cittadina ci fa sapere che un quinto dei turisti che pernotta negli alberghi fiorentini arriva in città  in auto.

Questo vuol dire che, per ogni dieci camere d’albergo, due hanno bisogno di un parcheggio. E non c’è da stupirsi che, naturalmente, le zona in cui questo problema assume un
maggior spessore siano quelle più centrali.

La logica conseguenza? Una crescente domanda di parcheggio, alla quale è d’obbligo far fronte, allo scopo non solo di migliorare la ricettività  delle strutture alberghiere,
ma anche di ‘far posto’ a chi a Firenze ci abita.

Le rilevazioni attuate dalla Camera di Commercio evidenziano infatti come generalmente i clienti degli alberghi ricorrano per la sosta in parte alle autorimesse private,
in parte agli stalli di superficie situati ai margini delle zone a traffico limitato.

La soluzione all’emergenza sosta – turisti prende oggi forma nel progetto Hotel in Sosta, promosso appunto dalla Camera di Commercio in collaborazione con Confindustria
Firenze, Cna, Confcommercio, Confesercenti e Legacoop.

Progetto, questo, che ha l’obiettivo di accrescere la competitività  di un settore cruciale dell’economia cittadina attraverso una soluzione che in Italia appare certamente
innovativa: ma che in realtà  rappresenta una realtà  ben consolidata in altri Paesi, Germania in testa. E che i più accorti ed esperti lettori di Parcheggi.it non possono
ignorare: i parcheggi meccanizzati, del quale il nostro portale si è occupato più volte.

Per chi ancora non lo sapesse, si tratta di piccoli parcheggi interrati a scomparsa, che presentano innumerevoli vantaggi. Innanzitutto, non hanno bisogno di rampe; in
secondo luogo, rappresentano una soluzione architettonica esteticamente gradevole; come se non bastasse, sono ecologici; e, dulcis in fundo, ottimizzano notevolmente gli spazi,
specie in aree particolari e di un certo valore architettonico come i cortili di antichi palazzi o, appunto, i centri storici.

Utilizzarli è semplice: basta posizionare l’auto su un’apposita piattaforma. Dopodichè si esce e la si lascia ‘scomparire’ da sola nel sottosuolo. Per ritirarla, è invece
sufficiente inserire un codice in un’apposita colonnina e, in pochi minuti, l’auto ‘riemerge’.

Insomma, i parcheggi meccanizzati hanno davvero tutte le carte in regola per far fronte all’emergenza sosta ‘ turisti. E, nel caso di Firenze, l’idea di adottarli per
questo scopo rientra in realtà  in un progetto a più ampio respiro.
“La nostra partecipazione al progetto Hotel in sosta, (che fa parte di un più vasto progetto dal titolo Sosta in Movimento, n.d.r.) – ha infatti spiegato il presidente Luca Mantellassi, presidente della Camera di Commercio fiorentina – è coerente a una linea di azione che la
Camera da anni condivide con soggetti pubblici e privati per l’ampliamento di un complesso di infrastrutture cittadine e provinciali, destinate ad agevolare la sosta e la
mobilità  di residenti e turisti”.