Lo abbiamo ripetuto tante volte.
Il parcheggio oggi più che mai fa la differenza nella qualità  di vita delle persone, vicino a casa, al lavoro, in vacanza.
Ed anche a scuola, se lo studente è diversamente abile e il suo diritto allo studio puಠessere gravemente compromesso dalla mancanza di sosta davanti all’Istituto che frequenta.

Parcheggi.it più di una volta ha cercato di mobilitare le coscienze su questo problema. Anche attraverso la campagna di comunicazione ad hoc “Se vuoi il mio parcheggio, prenditi anche il mio handicap”.
Campagna a suo tempo rivolta ai cittadini che usurpano lo stallo di sosta destinato ai disabili.
Ma che forse oggi dovremmo reindirizzare alle pubbliche amministrazioni, alle volte indifferenti ai problemi dei cittadini diversamente abili.

Lo dimostra il caso di Barbania, piccolo paese vicino a Torino, dove recentemente il Comune ha revocato il permesso di sosta davanti alla scuola, situata in cima ad una stretta salita, alla famiglia di un bambino dio nove anni, affetto da autismo e disabile al 100 %.
Con il risultato che oggi il piccolo non sta più andando a scuola.

Il Comune da parte sua si giustifica dicendo di aver offerto soluzioni alternative alla famiglia, come lo scuola bus con insegnante di sostegno od il parcheggio ad ottanta metri dalla scuola, considerato che molti genitori di quella scuola si erano lamentati della guida pericolosa del padre del ragazzo disabile.

Padre che respinge le accuse mosse dalle altre famiglie e sottolinea il fatto che suo figlio non è in grado di camminare per ottanta metri ed il medico inoltre ha sconsigliato lo scuola bus per il figlio, considerati i suoi problemi di salute.

Non vogliamo entrare nel merito della polemica.
Ci auguriamo solo che si arrivi presto ad una soluzione e che tutti, famiglie, scuola e istituzioni, usino un po’ di buon senso e non tolgano a questo bambino il diritto allo studio.
Di privazioni ci sembra ne abbia già  troppe.