Tra festeggiamenti in grande stile e qualche immancabile polemica, sabato scorso a Modena si è consumata la celebrazione di una rivoluzione urbanistica che ha visto protagonisti un ampissimo parcheggio, il secondo in
Italia, frutto di una corposa iniziativa imprenditoriale di Modena Parcheggi S.p.A e una scoperta archeologica di grande valore.

Tutto è incominciato nell’autunno del 2009, quando, una volta iniziati i lavori per la costruzione del grande parcheggio interrato Novi Sad nel sottosuolo dell’omonimo parco, sorto nel 1976 nell’area compresa fra via Monte Kosica, Via Fontanelli, via Berengario e Via Molza, sono stati ritrovati numerosissimi e importanti reperti risalenti all’età  romana e medievale. La scoperta ha comportato un radicale ripensamento dello spazio urbano interessato, sfociato in un ampio progetto di riqualificazione che ha visto affiancare il parco archeologico Novi Ark al nuovo, colossale parcheggio.

Novi Park è un parcheggio interrato custodito che s’impone fra i più moderni in Emilia Romagna e in Italia. Attivo 24 ore su 24, è in grado di ospitare 1720 posti auto, tra i quali 342 box e 58 posti auto da assegnare in diritto di superficie a privati. Al parcheggio si accede tramite due rampe situate, rispettivamente, in Viale Fontanelli e in Viale Monte Kosica, punti di accesso pedonale dotati di spazi di servizio.

Il giardino preesistente, oggi più semplice e ordinato, è stato ripensato in modo da mantenerne comunque le caratteristiche originarie, coì come è stato fatto per il percorso pedonale, che lo attraversa fino alle arcate del Foro Boario. La pista esterna, destinata a uso pedonale e attività  sportive, è stata ampliata e di fronte alle tribune è stata predisposta un’area destinata all’allestimento di spettacoli.

Tutti questi dettagli, coì come l’istituzione del servizio di noleggio biciclette d’interscambio ‘C’entro in bici’e di quello di navetta e taxi notturno diretti alle zone più attrattive del centro storico modenese dimostrano come la costruzione del parcheggio abbia dato il ‘la’ a un progetto di rinnovamento urbano di ampissimo respiro, che infatti è stato battezzato con un grande evento cittadino. Momenti clou della manifestazione, una parata di auto storiche (prima a sfilare, una splendida Barchetta Stanguellini), una performance di paracadutisti, visite guidate tra i reperti archeologici e persino lo spettacolo teatrale ‘La strada si anima’ introdotto dallo scrittore, storico e conduttore televisivo Valerio Massimo Manfredi.

Non sono mancate iniziative rivolte a coloro che recentemente sono stati colpiti dal terremoto che ha devastato diverse zone dell’Emilia.

Al Comune di Finale Emilia, per la ricostruzione di due scuole, l’incasso del primo giorno di sosta a pagamento del Novi Park e della navetta da e verso i principali punti d’interesse del centro, previsto per oggi. Modena Parcheggi ha inoltre deciso di donare i container che nei mesi passati hanno ospitato l’infobox del Novi Park, e che a giorni saranno smontati, al Comune di Novi di Modena, che vi collocherà  i propri uffici.

Nella mattinata, è toccato al sindaco della città , Giorgio Pighi, tagliare il nastro inaugurale del parcheggio. A Daniele Sitta, assessore alla sosta, è andata invece la parola per presentare la ‘rivoluzione’, fatta tanto di questa grande opera quanto del nuovo piano urbano a essa legato, che, fra qualche polemica (avrebbe dovuto partire il 21 luglio, contestualmente con l’inaugurazione del maxi ‘ parcheggio), prevede strisce blu nelle aree dei viali e oltre fino ai margini esterni, con la possibilità  di pagare ogni ora ma anche attraverso abbonamenti mensili ed annuali.