Se chiedi a un americano di pensare alla bellezza dell'Italia, probabilmente una delle prime cose a cui penserà sarà la Costiera amalfitana. Sito UNESCO, frequentato da vip e star hollywoodiane, affascina chiunque per lo spettacolo naturale e artistico che offre. E a meno che non si voglia usare una barca, l'auto è il mezzo migliore per percorrerla tutta e visitare i tanti paesini abbarbicati tra mare e monti. Il problema di questi paesi paradisiaci è che presentano spesso criticità dal punto di vista della sosta. Lo ricordiamo sempre: un turista-automobilista sceglierà di andare in un posto piuttosto che in un altro non solo per le attrazioni artistiche o naturali, ma anche in funzione dei parcheggi (dove ce ne sono di più, dove è più facile trovarli, dove costano meno, ecc.).

Qualcuno potrebbe obiettare che i parcheggi e le auto possano intaccare la bellezza di questi luoghi. Rispondiamo subito affermando che, anzi, la corretta gestione della sosta protegge e rigenera i luoghi particolarmente attrattivi. Basta regolamentarla, e costruire efficienti parcheggi in struttura posti nelle adiacenze dei luoghi da visitare. Il progetto europeo Push&Pull – nato per migliorare la mobilità delle città europee e divulgarne le metodologie – riporta i casi di Gent e Barcellona: la città spagnola ha ridotto del 24% la sosta su strada e ha aumentato lo spazio pubblico adibito alle attività turistiche; Gent ha eliminato la sosta su strada nel centro storico e ha creato 35 ettari di zona pedonale. Tutto questo dimostra come la gestione della sosta e la valorizzazione delle città storiche sia un obiettivo realizzabile e quindi da perseguire.

Tornando alla Costiera amalfitana, ci ha colpiti il caso di Cetara, borgo marinaro e frequentata meta balneare per la sua spiaggia di sabbia fine. La bella stagione sta arrivando ma… i parcheggi non ci sono. E senza parcheggi, i turisti non si faranno vivi, e le attività commerciali del paese ne risentiranno gravemente. In realtà un parcheggio c'è, ma è sotto sequestro da ottobre. Il parcheggio multipiano in zona Cannillo è da anni al centro di controversie legali: ovviamente non entriamo nel merito (e anzi esortiamo la magistratura a far luce su questo e su tutti i casi critici sul suolo italiano), ma notiamo semplicemente che un parcheggio non funzionante è un parcheggio che non c'è.

Qualche tempo fa avevamo parlato di una soluzione adatta a paesi e borghi di questo tipo, incastonati in luoghi splendidi ma di non facile accesso, o con ristretti spazi "di manovra": il parcheggio con navetta. Il turista può parcheggiare al di fuori dell'attrazione, e raggiungere quest'ultima con un comodo servizio navetta. Facile, efficiente e per nulla invasivo per quanto riguarda la bellezza dell'attrazione stessa.

Esortiamo quindi qualsiasi amministrazione e qualsiasi realtà urbana, per quanto piccola possa essere, a non dimenticarsi mai di migliorare (o risolvere) la questione della sosta, e a sforzarsi per trovare soluzioni. L'economia locale dipende anche da questo. Ricordate: qualsiasi viaggio in auto inizia e finisce sempre in uno stallo di sosta.