“Oddio, dove avevo lasciato l’auto?” Alzi la mano chi non si è posto almeno una volta nella vita questa domanda, battendosi un colpo sulla fronte come a bacchettarsi per la propria sventatezza; magari uscendo da un bar, lievemente euforico dopo una serata fra amici, magari dopo un’impegnativa riunione di lavoro che ha temporaneamente mandato in tilt il cervello.

 

La situazione non migliora anche nei caso in cui, anziché all’aperto, si lascia l’auto all’interno di grandi strutture di parcheggio. Quanti di noi non si sono mai ritrovati a vagare per minuti infiniti, in preda a un panico crescente, nell’oscuro multipiano di un centro commerciale, battibeccando con il coniuge che non ha preso nota mentalmente delle coordinate del posto auto?  E quanti, esausti dopo il ritorno da un viaggio, in piena notte, hanno peregrinato su e giù per immensi parcheggi aeroportuali con il solo desiderio di ricongiungersi con la propria vettura e filare dritti a casa a smaltire il jet lag?

 

Quale che sia la situazione, di solito a simili scene segue qualche concitato andirivieni lungo la strada (nella migliore delle ipotesi) o l’isolato (nelle peggiori) seguito da sospirone di sollievo dopo l’agognato ricongiungimento con la fedele compagna a quattro ruote. Più raramente si ha l’amara sorpresa di scoprire che no, non è sbadataggine, perché l’auto si è effettivamente volatilizzata grazie al cortese intervento di qualche ladro.

 

Di certo singolare è invece l’esperienza vissuta da un attempato automobilista tedesco, che, come ci riporta il quotidiano Augsberger Allgemein, ha ritrovato la sua auto a vent’anni di distanza dalla presunta scomparsa. Lo sbadatissimo signore, nel lontano 1997, pur cercandola non è stato in grado di ritrovare la sua vettura, che aveva posteggiato nel parcheggio di un vecchio edificio industriale. Non trovandola, di certo in preda alla rassegnazione e allo scoramento, ne aveva denunciato la scomparsa alla polizia, dimenticando ben presto l’accaduto. Poi, quest’anno, la sorpresa: una telefonata della polizia in cui gli si riferisce che la sua auto è stata finalmente stata ritrovata, ma non perché fosse stata rubata! Molto più semplicemente, stazionava da quattro lustri nel luogo esatto in cui era stata posteggiata: proprio lì, nel parcheggio dell’edificio industriale, controllato in vista di una imminente demolizione!

 

Va detto che i tedeschi, così ligi e precisi agli occhi del mondo, sono forse più simpaticamente svampiti di quanto non sembri; le cronache locali ci riportano infatti un secondo ghiotto aneddoto, che vede questa volta protagonista un signore di Monaco. Complice forse qualche birra di troppo bevuta in un locale, ha scordato del tutto dove avesse parcheggiato, finendo anche lui con il denunciare il furto della sua auto alla polizia: peccato che si trovasse, più banalmente, a “soli” 4 chilometri dal luogo in cui l’aveva cercata.

 

Un ultimo gustosissimo aneddoto di questo tipo ha visto infine coinvolto un signore scozzese: dopo avere partecipato a un concerto a Manchester anche lui è stato colto da vuoto di memoria circa il luogo del parcheggio, e dopo cinque giorni di ricerche “matte e disperatissime” ha finito con il denunciare anche lui il furto dell’auto: che, dopo sei mesi, è stata ritrovata dove l’aveva parcheggiata, con tanto di sorpresina pari a 5000 euro di multe da pagare. Riusciamo a immaginare una sorte più triste per uno scozzese?