home / archivio news

08.08.2011 | Parcheggi.it

HO SCRITTO T’AMO SULLA SABBIA… CON I COPERTONI

Per restare in tema di estate e di follia, continuiamo la saga del parcheggiatore selvaggio in vacanza che, a quanto pare, ha una fantasia talmente sconfinata da fare invidia alla mamma di Harry Potter.
Questa volta ci spostiamo a Fano, dove i bagnanti, stufi di cercare parcheggio e di perdere minuti preziosi di sole e mare, hanno pensato di saltare direttamente questa parte della giornata e di parcheggiare l’autosull’arenile, a pochi metri dall’ombrellone”.
Questa notizia ce la dà indignato un referente della onlus ambientalista Lupus In Fabula sul sito di Vivere Fano, esasperato da questa nuova moda piuttosto maleducata.
Domenica 31 luglio”, racconta l’uomo, “hanno sostato sulla spiaggia in media dieci auto per tutto il giorno”.
La cosa non ci sorprende, in quanto più volte abbiamo sottolineato che in Italia, purtroppo, dove c’è scritto “pubblico” si traduce “mio”.
Perché perdere ore e ore in cerca di uno stallo o in alternativa spendere soldi per un parcheggio a pagamento, quando il Signore ci ha dato un sacco di spiaggia libera? Ahinoi, non ci stancheremo mai di ripeterlo: laddove ci sono parcheggi a pagamento, c’è garanzia di rispetto e di democrazia.
Inutile lamentarsi sempre a vuoto, se poi ogni giorno saltano fuori amenità come quella di cui sopra.
Che la colpa della nuova trovata sia dei telefilm americani? Di Baywatch e di Pamela Anderson col costumino rosso che scende dalla jeep direttamente sul bagnasciuga per salvare i poveri bagnanti in pericolo? Di certo in America, con i km di costa che ogni santo giorno bisogna percorrere per arrivare al mare, almeno il dune buggy è d’obbligo.
Qui in Italia la nostra scusa risiede sempre in un solo posto, comodo, di pelle, con tante tasche:
il portafogli.
E magari il nostro vicino di ombrellone, più che a Pamela Anderson, somiglia pure a Lino Banfi.