Per restare in tema di estate e di follia, continuiamo la saga del
parcheggiatore selvaggio in vacanza che, a quanto pare, ha una
fantasia talmente sconfinata da fare invidia alla mamma di
Harry Potter
.
Questa volta ci spostiamo a Fano, dove i bagnanti,
stufi di cercare parcheggio e di perdere minuti preziosi di sole e
mare, hanno pensato di saltare direttamente questa parte della
giornata e di parcheggiare l’autosull’arenile, a pochi metri
dall’ombrellone
‘.
Questa notizia ce la dà  indignato un referente
della onlus ambientalista Lupus In Fabula sul sito di Vivere
Fano, esasperato da questa nuova moda piuttosto
maleducata.
Domenica 31 luglio‘, racconta l’uomo, ‘hanno
sostato sulla spiaggia in media dieci auto per tutto il giorno
‘.
La cosa non ci sorprende, in quanto più volte abbiamo
sottolineato che in Italia, purtroppo, dove c’è scritto ‘pubblico
si traduce ‘mio‘.
Perchè perdere ore e ore in cerca di uno stallo
o in alternativa spendere soldi per un parcheggio a pagamento,
quando il Signore ci ha dato un sacco di spiaggia libera?
Ahinoi, non ci stancheremo mai di ripeterlo: laddove ci sono
parcheggi a pagamento, c’è garanzia di rispetto e di
democrazia
.
Inutile lamentarsi sempre a vuoto, se poi ogni
giorno saltano fuori amenità  come quella di cui sopra.
Che la
colpa della nuova trovata sia dei telefilm americani? Di
Baywatch e di Pamela Anderson col costumino rosso che
scende dalla jeep direttamente sul bagnasciuga per salvare i
poveri bagnanti in pericolo? Di certo in America, con i km di
costa che ogni santo giorno bisogna percorrere per arrivare al
mare, almeno il dune buggy è d’obbligo.
Qui in Italia la nostra
scusa risiede sempre in un solo posto, comodo, di pelle, con
tante tasche:
il portafogli.
E magari il nostro vicino di ombrellone, più che a Pamela
Anderson, somiglia pure a Lino Banfi.