Un mutuo per comprare un box? Certo, con questi prezzi è la regola, non è una sparata: oggi un ricovero per la propria auto, in Italia, puಠcostare almeno quanto un grazioso bilocale, soprattutto in una grande città . Lo rivela una ricerca internazionale condotta da Ideal Park, azienda leader nel settore dei parcheggi meccanizzati, che ha evidenziato come l’Italia sia in assoluto il Paese in cui più che in ogni altro i box auto si vendono a peso d’oro.

Condotta in collaborazione con l’Ufficio Studi Tecnocasa e con il gruppo Wohr, che produce e installa in oltre 52 Paesi parcheggi meccanizzati e automatizzati, la ricerca ci informa che è proprio a Roma che va la palma di metropoli più proibitiva in questo settore: un box in pieno centro, per esempio in zona Navona o in Piazza di Spagna, puಠraggiungere la cifra sbalorditiva di 150.000 euro. La situazione non è molto più rosea a Firenze, seconda in vetta alla classifica internazionale con i 130.000 euro necessari per un posto auto in zona Santa Croce. E non è finita qui: anche il bronzo, in questa singolare classifica, se lo aggiudica il nostro Paese, e in particolare la città  di Napoli, in cui un box in zona Vomero puಠcostare la bellezza di 125.00 euro.

E all’estero? In Europa la città  più cara in fatto di box è Londra, dove si arriva a spendere anche 120.000 euro, seguita da Dublino e dalla belga Knokke (100.000 euro). Con 80.000 euro, invece, Amsterdam fa coppia con la nostra Milano (città  in cui a essere davvero sconvolgenti sono invece i prezzi delle case). A livello internazionale è l’Australia a fare la parte del leone, con un costo medio di 50.000 euro a Melbourne; mentre agli ultimi posti ritroviamo, forse a sorpresa, città  francesi come Marsiglia e Lione, che superano di poco i fanalini di coda della classifica, ossia India e Filippine: qui un box si acquista facilmente al costo di 7/8500 euro.

Oltre che a fornire questa interessante, e per certi aspetti sorprendente classifica, l’indagine di Ideal Park offre ulteriori informazioni circa la diffusione dei parcheggi meccanizzati: questa tecnologia è largamente utilizzata in Paesi orientali quali Giappone, Cina e Corea, complice una legge che impone a ogni proprietario di auto di avere anche un posto per ricoverare la propria vettura. Non solo: in questi Paesi il parcheggio deve avere le misure in larghezza e lunghezza idonee all’ auto ricoverata, pena la revoca del permesso di circolazione.

In Europa il primato spetta invece alla Germania, che è infatti sede dei maggiori produttori di sistemi di parcheggio; ma anche in Russia e Romania, dopo la caduta del Muro, l’uso di queste intelligenti soluzioni sta prendendo notevolmente piede.

Il quadro che invece emerge dell’Italia è ancora piuttosto desolante: fatto salvo per Milano e Brescia, città  in cui la cultura del parcheggio meccanizzato, interrato e non, sta iniziando ad affermarsi, ai prezzi esorbitanti dei box si affianca una scarsa conoscenza e un limitato utilizzo di queste soluzioni, che consentirebbero di creare più posti auto senza sacrificare l’estetica dei nostri centri storici e delle già  scarse aree verdi presenti nei nostri centri.

F.Sol.