Una volta c’era il cinema a raccontarci la Roma furbetta delle
due ruote, a portarci per le vie della capitale a bordo dello
scooterone, ormai simbolo della città  più di quanto lo siano stati
Romolo, Remo e la Lupa.
Oggi basta leggere le nuove delibere
che il sindaco Alemanno ha emanato in materia di traffico,
sovvertendo un ordine che ha la sua ragione d’essere e
rischiando la lite di condominio anche per strada: in breve, a
partire dal 7 Luglio, i ciclomotori a due e tre ruote potranno
posteggiare gratuitamente anche sulle strisce blu fino a quel
momento riservate agli autoveicoli
, per risolvere ‘ a detta della
giunta comunale ‘ il problema della fluidità  del traffico e dei
parcheggi selvaggi a opera dei ciclomotori sui marciapiedi, a
discapito della viabilità  pedonale.
La delibera va a sanare
quello che non era stato previsto dal regolamento sulla sosta
tariffata adottato dalle precedenti amministrazioni comunali

si comunica dal Campidoglio.
Una notizia che non solo non
cambierà  l’assetto del traffico romano ‘ dubitiamo, infatti, che
la delibera possa risolvere i problemi di fluidità , dal momento
che gli stalli a pagamento servivano proprio a distribuire la
sosta dei veicoli nelle aree cittadine con criterio
– ma non ha il
minimo senso se si pensa che invece chi parcheggerà  sulle
strisce bianche, e cioè già  gratuite, verrà  multato come di
consueto.
àˆ interessante inoltre evidenziare che gli introiti delle
sanzioni, applicate fino a questo momento, non finiscono nelle
casse del servizio pubblico, ma in quelle del Comune che ha
l’obbligo ‘ per legge ‘ di reivestirle proprio nella mobilità :
manutenzione delle strade, realizzazione di parcheggi e progetti
per migliorare il traffico
.
Viene da chiedersi come mai, anzichè
occupare posti destinati agli autoveicoli, non si siano investiti
soldi nella realizzazione di stalli dedicati proprio ai motocicli
.
Fatto sta che questa delibera, che il Codacons ha definito ‘di
buon senso’ ma pare fondarsi soltanto su un ragionamento
numerico, rischia di creare un grosso precedente: chissà  che un
domani non ci ritroveremo il vicino sorridente mentre posteggia
legalmente sul nostro balcone, proprio come nella foto a
corredo di questo articolo.