La mobilità urbana europea sta vivendo una fase di trasformazione profonda. Elettrificazione, digitalizzazione, nuove abitudini di spostamento e pressioni ambientali stanno cambiando il modo in cui persone e merci si muovono nelle città. In questo contesto, l’European Parking Association (EPA) ha pubblicato il Manifesto 2025–2030, un documento strategico che delinea le priorità per rendere la mobilità più sicura, sostenibile e pronta per il futuro.

Presentato al Consiglio direttivo dell’EPA a fine ottobre e successivamente alle associazioni nazionali dei parcheggi per la consultazione, il Manifesto preliminare si basa su diversi anni di pianificazione strategica. Questa bozza preliminare delinea gli obiettivi, i principali temi politici e le raccomandazioni chiave. In questo articolo riassumiamo le cinque aree prioritarie individuate dal Comitato Direttivo dell’EPA e dal Gruppo di Lavoro sull’Advocacy.

1. Mobilità sicura e sostenibile: il ruolo strategico dei parcheggi

Secondo l’EPA, la sostenibilità non riguarda solo la riduzione delle emissioni, ma anche la capacità delle città di gestire flussi complessi di traffico e garantire sicurezza stradale. In questo scenario, come abbiamo più volte analizzato su Parcheggi.it, i parcheggi diventano hub di mobilità: luoghi dove l’automobilista trova servizi, connessioni con il trasporto pubblico, micromobilità e infrastrutture che aiutano a ridurre congestionamento e incidentalità.

La smart parking management — gestione intelligente della sosta — è parte integrante delle strategie che ogni città dovrà adottare nei prossimi anni per ridurre incidenti, inquinamento e congestione. L’obiettivo è preparare le città agli standard ambientali europei e alla transizione “net zero”.

2. Elettromobilità e infrastrutture di ricarica “realistiche”

Il Manifesto insiste su un concetto chiave: la mobilità elettrica può funzionare davvero solo se le infrastrutture vengono pianificate in modo realistico, non sulla base di obiettivi politici troppo ambiziosi. Cosa significa in concreto?

DOVE mettere le colonnine conta più di QUANTE

Collocarle in zone in cui non c’è domanda porta solo a sprechi; le colonnine di ricarica devono essere ben distribuite:

      • nei parcheggi di lunga sosta (parcheggi residenziali, aziendali, stazioni)
      • nei parcheggi di interscambio
      • presso centri commerciali e aree ad alta rotazione
      • negli aeroporti e nelle stazioni ferroviarie

Tipi di ricarica diversi a seconda dell’uso

      • AC lenta (7–22 kW) per chi lascia l’auto per molte ore.
      • DC veloce (50–150 kW) per soste medio-brevi.
      • Ultra-fast solo dove c’è reale necessità.

Prima dell’installazione bisogna anche valutare la capacità della rete locale e, dove necessario, adottare sistemi di bilanciamento della potenza (load balancing) o ricorrere a batterie di accumulo nei punti critici. Una pianificazione intelligente evita investimenti inutili e migliora l’esperienza degli utenti.

Coinvolgere i parcheggi privati

Gran parte delle ricariche avviene dove le auto restano ferme più a lungo: nei parcheggi pubblici e privati. L’EPA chiede che le normative coinvolgano il settore privato de parcheggi come parte fondamentale dell’ecosistema elettrico urbano, perché è lì che la maggior parte delle ricariche potrà avvenire.

Senza un buon sistema di ricarica nei parcheggi, la mobilità elettrica non potrà funzionare davvero

3. Enforcement: regole chiare e applicate con coerenza

Una mobilità efficiente richiede che le regole di sosta siano applicate e rispettate. Per questo l’EPA propone:

    • sistemi digitali di controllo più moderni
    • standard europei (come la futura European Parking Card elettronica)
    • maggiore collaborazione tra Stati membri

L’obiettivo è garantire regole eque e una gestione ordinata degli spazi.

4. Logistica urbana: il “bordo strada” come risorsa critica

La crescita dell’e-commerce ha trasformato il bordo strada (kerbside) in un bene strategico e sempre più conteso. L’EPA invita le città a gestirlo in modo intelligente per supportare l’ultimo miglio delle consegne. Vediamo quali sono le soluzioni efficaci, già attuate in alcune città europee, che permettono ai corrieri di consegnare più velocemente, senza bloccare il traffico e riducendo la doppia fila:

    • Aree di carico/scarico smart con:
      • sensori di occupazione
      • prenotazione tramite app per corrieri
      • tempo massimo monitorato digitalmente
    • Micro-hub nei parcheggi (piccoli centri logistici in cui i furgoni scaricano i pacchi) e consegne finali effettuate con:
      • cargo bike
      • scooter o piccoli veicoli elettrici
    • Locker automatizzati collocati in parcheggi o mobility hub (Amazon Locker, InPost, ecc.) per ridurre il numero di consegne porta a porta.
    • Regolazione dinamica del bordo strada: una gestione flessibile e data-driven che ottimizza lo spazio urbano, ad esempio trasformando i parcheggi a pagamento in zone di carico/scarico nelle ore di punta.

5. Digitalizzazione e data-driven mobility

Il settore mobilità e parcheggio sta diventando sempre più digitale e l’EPA spinge verso standard europei condivisi per:

    • interoperabilità tra sistemi di pagamento/riconoscimento
    • accesso digitale unificato
    • condivisone dei dati

Oggi, invece ogni Paese ha regole diverse, ogni città usa piattaforme diverse, gli operatori privati usano tecnologie non compatibili, l’utente deve scaricare mille app per parcheggiare in luoghi diversi. Il risultato è frammentazione, inefficienze, difficoltà per i fruitori e costi più alti per gli operatori.

L’obiettivo è un’esperienza utente semplice, prevedibile e digitale.

Parcheggi protagonisti della mobilità urbana

Il Manifesto EPA 2025–2030 immagina un futuro in cui i parcheggi non sono più semplici spazi di sosta, ma centri nevralgici della mobilità urbana. Una visione che mette il settore in prima linea nelle trasformazioni che le città europee dovranno affrontare per diventare più sicure, resilienti e smart.

Riassumendo, EPA chiede all’Europa di:

    • sviluppare un sistema di spostamento nelle città progettato per far muovere persone e merci in modo più intelligente, riducendo impatti negativi (inquinamento, incidenti, traffico);
    • integrare seriamente le infrastrutture di ricarica elettrica nel contesto urbano;
    • rendere più efficaci e moderni i controlli sulla sosta;
    • gestire meglio il bordo strada e la logistica urbana;
    • creare un sistema di parcheggi, pagamenti, accesso e gestione della mobilità uniforme, digitale e interoperabile in tutta Europa.

Il Manifesto EPA non è solo un documento tecnico, ma la mappa di una transizione che ridefinirà il modo in cui ci spostiamo e utilizziamo lo spazio urbano. Una trasformazione così profonda richiede dialogo, visione e collaborazione: appuntamenti come il Next Generation Mobility, in programma il 9 e 10 dicembre 2025 a Torino, rappresentano proprio quei momenti di confronto tra istituzioni, aziende, startup, università e centri di ricerca che possono accelerare la costruzione di una mobilità più sicura, accessibile ed efficiente.

Un percorso in cui i parcheggi non saranno più un servizio marginale, ma uno dei pilastri della città del futuro.