“A ognuno il suo mestiere: i gestori della sosta gestiscono i parcheggi, mentre le agenzie di riscossione riscuotono i tributi”.
Non fa una piega. Con questa breve battuta Giuseppe Bartocci, direttore di SIS Parking Service Systems commenta la recente sentenza del Consiglio di Stato (23 dicembre 2008), che ha dato ragione all’azienda perugina di gestione della sosta su una controversia con il Comune di Fiuggi.
Come sempre accade in materia giudiziaria, perà², questo caso puಠe deve servire da esempio per il resto del Paese.

Al centro del contendere la gara indetta dal Comune di Fiuggi per la gestione di parcheggi pubblici.
Nel bando si indicava, tra i requisiti necessari alle aziende in gara, anche “l’iscrizione all’albo dei soggetti abilitati alle attività  di liquidazione ed accertamento dei tributi e delle entrate delle Province e dei Comuni, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Motivo per cui la SIS non aveva potuto partecipare alla gara.
Il Consiglio di Stato, come già  stabilito da una precedente sentenza del TAR, ha dichiarato questo requisito come una ingiustificata riduzione della platea dei possibili concorrenti al bando con la conseguenza di limitare l’interesse pubblico alla selezione della migliore offerta.
Il servizio di gestione della sosta, anche attraverso l’utilizzo degli ausiliari, non implica il “maneggio di pecunia pubblica, poichè le tariffe di sosta consistono in entrate dell’affidatario (…) nè sarebbe ravvisabile un esercizio di attività  pubblicistiche, di tipologia tale da richiedere l’iscrizione all’albo in questione, nell’attività  degli ausiliari del traffico incaricati dell’accertamento delle violazioni, stante la riserva in favore della polizia municipale della procedura sanzionatoria”.

“Finalmente – prosegue Bartocci – questa sentenza fa chiarezza rispetto ad un atteggiamento decisamente arrogante delle agenzie di riscossione che volevano noi gestori della sosta esclusi proprio da quello che è il nostro lavoro: la gestione dei parcheggi.
Non a caso, rispetto a questo problema, in seno ad AIPARK e su mia richiesta, era stata costituita una Commissione ad hoc.
La gestione del parcheggio non deve essere intesa come un semplice incassare dall’utente il costo del biglietto di accesso, benì come un servizio reso al cittadino e sempre al meglio.
Saper gestire la sosta, come ogni altro lavoro, richiede esperienza e professionalità . Caratteristiche le aziende come la nostra hanno maturato in molti anni e che, a causa di una errata interpretazione della legge, venivano vanificate da numerosi bandi comunali per la gestione dei parcheggi pubblici”.