A quanto pare i Fiorentini male hanno digerito l’istituzione dei parcheggi a’fascia rossa’. Subito ribattezzati a’palla rossa’, sono quelli delimitati in blu e da un cerchio rosso disegnato all’interno delle strisce e distribuiti lungo tutti i viali di circonvallazione.

Motivo: tariffa di 1 euro la prima ora, 2 euro dalla seconda in poi a pagamento per tutti, residenti e non, dalle ore 8 alle 20; In’fascia rossa’ i residenti potevano però sostare dalle ore 20 alle ore 8 gratuitamente, i non residenti dovevano invece pagare 0.50 euro l’ora.
Levata di scudi da parte dell’opposizione che aveva raccolto e presentato in Comune 3000 firme contro il provvedimento.

-Nel 2003 – hanno spiegato i due esponenti del centrodestra Toccafondi e Pieri promotori della petizione – sono state realizzate la zcs 8 nella zona di piazza Gavinana per un totale di 3.500 posti auto, la zcs 10 a Careggi per un totale di 2.800 posti auto, la zcs a Firenze Nova per un totale di 2.000 posti auto, inoltre sono stati realizzati circa 3.500 posti auto a “fascia rossa.
La quantità dei parcheggi a pagamento gestiti, nel 2002, nelle zone a sosta controllata è stato di 7.400 posti auto per ricavi complessivi di 1.667.000 euro, pari al 10% in più rispetto al 2001. Nel 2003 i posti nuovi a zcs sono stati 8.300, pari al 100% di aumento e ciò comporterà un aumento dei ricavi che arriveranno a quasi 3 milioni e mezzo di euro-.
Secondo Toccafondi e Pieri -queste sono cifre evidenziano una politica della sosta sbagliata: si creano delle zone a sosta controllata nelle periferie e soprattutto le si creano dove si trovano le imprese nelle quali lavorano i pendolari o dove parcheggiano i pendolari per prendere autobus o treno, come a Firenze Nova o Gavinana, oppure dove sorgerà il nuovo polo universitario o dove parcheggiano coloro che devono lavorare o trovare i parenti, all’ospedale di Careggi-.
-Da ciò si capisce – hanno proseguito – che l’unica motivazione che spinge a fare queste scelte è fare cassa, chiedendo che siano studenti, operai, e parenti di degenti a pagare. Firenze Parcheggi ha il compito di coadiuvare l’amministrazione nella gestione del sistema di parcheggi. Pertanto le linee strategiche e politiche le deve stabilire l’amministrazione, cosa che fino ad ora non è avvenuto. Pensiamo che un sistema di parcheggi debba prevedere un sistema che faciliti i pendolari e gli studenti che usano l’auto solo per arrivare a lavoro o nel luogo di studio e ritornare a casa, che non faccia pagare i residenti e li faciliti nel trovare un posto auto soprattutto la notte, che aiuti il piccolo commercio quotidiano venendo incontro a chi deve fare acquisti e ai commercianti garantendo un sistema generalizzato di sosta gratuita per la prima mezz’ora con esposizione del disco orario-.

Alla fine il Sindaco Leonardo Domenici, dopo la riunione tenuta in Palazzo Vecchio con il responsabile della Mobilità , per calmare le proteste ha annunciato: “Stamani ho incontrato l’assessore Bugliani per esaminare gli effetti degli ultimi provvedimenti sulla regolamentazione della sosta. Abbiamo deciso di sospendere la parte che istituisce i parcheggi cosiddetti ‘a fascia rossa’. L’applicazione pratica di questo provvedimento – spiega il sindaco – ha causato una situazione confusa ed effetti indesiderati che non hanno consentito di realizzare gli scopi attesi: tutelare i residenti, favorire la rotazione della sosta, difendere la ztl ed in generale combattere il fenomeno del parcheggio selvaggio. La giunta riesaminerà al più presto il provvedimento, adeguandolo agli obiettivi generali di regolamentazione della sosta”.

Intanto critiche anche sull’operato della Firenze Parcheggi vengono dalla Consigliera Comunale Chiara Checcucci che ha dichiarato: -La Firenze parcheggi sta diventando una delle società per azioni più floride e capaci di produrre reddito di tutta l’area comunale mentre Firenze rimane una città dove le tariffe per la sosta sono fra le più care d’Italia. Come si vede questa politica rappresenta un tradimento rispetto al ruolo “di pubblica utilità ” che Firenze parcheggi rivendica come ente strumentale al servizio del Comune-.