home / archivio news
17.02.2010 | Parcheggi.it
IL SOGNO DELL'AUTOMOBILISTA: IL PARCHEGGIO SOTTO CASA

Ma non è finita qui. Chi è costretto a parcheggiare l'auto lontano dalla propria destinazione rischia di ritrovarsela vandalizzata, o rimossa dal carro attrezzi, o "adornata" di una simpatica multa. Se poi la lontananza del parcheggio costringe a lunghe passeggiate notturne, ecco che anche la sicurezza personale è minacciata. Ultimo, non trascurabile dettaglio: abbiamo del tutto perso l'abitudine a immaginare la nostra città sgombra da auto parcheggiate in prima, quando non in seconda o in terza fila. Cosa che ce le fa sembrare delle specie di Eden d'asfalto nel mese d'agosto, quando buona parte delle auto sparisce. Triste, vero?
Forse sarebbe l'ora di riappropriarci delle nostre città, di vivere con più libertà e serenità lo spazio urbano, di dedicare il nostro tempo a occupazioni più piacevoli della ricerca di un posto auto. E, benché non vogliamo identificarli con la panacea di tutti i mali, un uso maggiore e intelligente dei parcheggi automatizzati e meccanizzati potrebbe fortemente contribuire a rendere più vivibili le nostre metropoli.
Lo sa bene l'architetto milanese Gianfranco Grecchi, che da anni si adopera per promuovere una vera e propria cultura del parcheggio automatizzato e meccanizzato, e che siamo lieti di ospitare in questo approfondimento a puntate in cui, con grande chiarezza, ci spiega cosa siano questi tipi di parcheggio, ponendone in evidenza i vantaggi, sfatando vecchi tabù (non è vero che non funzionano, né che sono costosi: leggere per credere!) e addirittura confrontandoli esplicitamente con i parcheggi a rampe. Vi assicuriamo che questo articolo sarà interessante e che, a tratti, non mancherà di sorprendervi. Buona lettura!
PARCHEGGI MECCANIZZATI ED AUTOMATIZZATI
Parcheggiare sotto casa diventa ogni giorno più difficile, particolarmente nei centri storici. Infatti la mancanza di spazi utili per la sosta costringe spesso ad interminabili giri, per trovare poi sì un posto, ma lontano dalla propria abitazione e fuori da ogni possibilità di controllo, con i rischi che tutti conosciamo: danneggiamenti, furti, rimozione o multe per divieto di sosta o per lavaggio strade.
Per poter arrivare a disporre di un posto auto, a parte l'acquisto o l'affitto di posti esistenti, le soluzioni possibili sono due: realizzare un parcheggio privato nell'interno del proprio palazzo, oppure associarsi in cooperative, costituite da proprietari, residenti, operatori economici e chiedere al Comune la concessione per l'utilizzo di aree di suolo pubblico nella zona.
La legge 122 del marzo 1989, meglio conosciuta come legge Tognoli, aveva aperto un primo spiraglio nella direzione della ricerca di una soluzione al problema parcheggi, cercando di facilitare i proprietari di immobili nel "realizzare nel sottosuolo degli stessi ovvero nei locali siti al piano terreno dei fabbricati parcheggi da destinare a pertinenza delle singole unità immobiliari e consentendo ai Comuni di prevedere nell'ambito del programma urbano dei parcheggi la realizzazione di parcheggi da destinare a pertinenza di immobili privati, su aree comunali o nel sottosuolo delle stesse .... " (art. 9 commi 1 e 4). Nonostante queste prospettive, che peraltro hanno avuto un'origine discussa e sofferta, la costruzione dei parcheggi è andata a rilento sia sul fronte delle realizzazioni in ambito privato sia di quelle su suolo pubblico.

I parcheggi automatizzati possono essere realizzati anche in spazi molto piccoli (in alcuni casi basta avere a disposizione, per quelli privati nei cortili, una superficie di almeno 8 metri per 8) e, sviluppandosi in profondità secondo le necessità e la realtà del sottosuolo, consentono di ottenere un numero di posti auto sufficiente a soddisfare le esigenze dei condomini, offrendo ai proprietari la possibilità di avere letteralmente la propria auto sotto casa.
Si tratta, infatti, di strutture modulari e flessibili che possono essere adattate alle specifiche esigenze fino a realizzare la giusta soluzione e la cui qualità ha ormai raggiunto livelli soddisfacenti, anche in seguito all'entrata sul mercato di importanti operatori industriali.
In pratica, sono sistemi di movimentazione e di stoccaggio derivati dai magazzini meccanici automatizzati di cui ormai è diffusa una vasta esperienza e all'utente è richiesta solo l'operazione di deposito della vettura in appositi locali e il prelievo nel caso in cui debba essere utilizzata.
Parlando di interventi nei cortili delle abitazioni private, sono molte le motivazioni che possono indurre i proprietari di immobili a prendere in considerazione l'opportunità di realizzare un parcheggio meccanizzato o automatizzato. Alcune di queste sono di tipo quantitativo e trovano la loro fondatezza nei valori di mercato e negli atteggiamenti del mercato immobiliare e assicurativo, altre sono di tipo qualitativo, altre infine sono di tipo indiretto.
Tra le ragioni di tipo quantitativo, si possono annoverare:
- la rivalutazione dell'immobile in caso di vendita o di locazione.
- il conferimento all'unità immobiliare di una maggiore vendibilità
- la differenza tra il costo di realizzazione ed i valori di mercato del posto auto
- la salvaguardia del valore investito nell'automobile da furti, incidenti e atti di vandalismo.
Tra le motivazioni di tipo qualitativo, si possono citare:
- la difficoltà di parcheggiare vicino a casa
- la sicurezza per le persone, soprattutto nelle ore serali.
Tra le motivazioni di tipo indiretto si possono annoverare quelle già citate nella premessa e cioè:
- la riduzione dell'inquinamento atmosferico
- la riduzione dell'inquinamento visivo
- la riduzione dell'inquinamento acustico
- il miglioramento della circolazione stradale
Dato il valore economico e ambientale assunto nel tempo, in particolare nell'ultimo decennio, dal bene "posto auto", sono state investite notevoli energie nella ricerca di soluzioni al problema del parcheggio e al soddisfacimento delle esigenze di una domanda, che - è da sottolineare - non sono solamente di carattere economico.

Le prime realizzazioni significative di parcheggi meccanizzati risalgono agli anni ' 60 e da allora si è cominciato a parlare di "parcheggi meccanizzati o automatizzati" anche se la tecnologia dell'epoca lasciava a desiderare: molti impianti infatti sono ormai in rifacimento oltretutto anche per adeguarli alle dimensioni ed ai pesi delle nuove auto.
Ai progettisti, la loro esistenza è ormai nota; però, spesso, non sono sufficientemente conosciuti i notevoli sviluppi tecnologici che hanno contraddistinto questi ultimi anni, né gli importanti "operatori industriali", entrati nel settore con prodotti di buona qualità e neppure i vantaggi economici connessi con l'adozione di questi impianti; circostanze queste che rendono oggi il parcheggio automatizzato un prodotto in grado di rispondere a molteplici e specifiche esigenze nella realizzazione di posti auto, anche se permangono ancora riserve sulla loro funzionalità ed utilizzo da parte dell'utente medio, in genere poco informato.
Arch. GIANFRANCO GRECCHI
ggf@fastwebnet.it
ggf@fastwebnet.it

E' il posto giusto per tenersi aggiornati sugli sviluppi del settore in modo rapido, preciso e divertente.