L’apertura di un parcheggio di sabato è da circa un mese causa di violenti scontri tra ebrei ultraortodossi e forze dell’ordine a Gerusalemme.

Il Sindaco vorrebbe, infatti, tenere aperto il parcheggio di Safra, vicino alla Porta di Giaffa, anche il sabato, per agevolare il turismo, mentre gli ultraortodossi ritengono che si tratti di un attentato alla santità  della festa.

Alcuni dimostranti si sono gettati davanti alle ruote di un autobus che voleva usufruire del parcheggio, altri hanno bloccato le autovetture in ingresso; sono stati incendiati i bidoni dei rifiuti e sono state lanciate pietre contro i semafori e le auto della polizia.

I poliziotti sono stati chiamati nazisti ed assassini dagli estremisti religiosi, che sostengono che il parcheggio inviterebbe innanzi tutto a guidare (cosa proibita) e in secondo luogo a tenere aperti i negozi e dedicarsi ad altre attività  ugualmente proibite; sarebbe, insomma, un incitamento a non adempiere l’obbligo di riposo.

Il parcheggio è comunale ed il sabato è gestito da non ebrei ed è gratuito (quindi nessun ebreo osservante deve rompere il riposo per metterlo in funzione).
Inoltre, non è certo obbligatorio utilizzarlo si tratta solo di un servizio per chi credente non è (soprattutto per i turisti).

La municipalità  attuale prende invece in considerazione l’idea di consentire ai visitatori dei luoghi santi l’accesso al parcheggio invece di dover compiere infiniti vagabondaggi per la città  e bloccare il traffico nelle vie adiacenti il centro.

Le proteste contro il parcheggio sarebbero insomma solo un pretesto per manifestare contro l’eccessiva secolarizzazione dell’amministrazione; ed, infatti, nel corso delle settimane sono state organizzate contromanifestazioni da parte dei residenti laici della città , che poco gradivano l’eccessivo rigore religioso degli anni scorsi.

Adesso il Sindaco sta cercando una soluzione alternativa in un parcheggio privato, per dimostrare che anche le autorità  cittadine rispettano lo shabbat.