Doveva essere probabilmente una giornata spensierata all’insegna del relax, che sul finire si è trasformata in un piccolo incubo urbano; culminando in un rompicapo insolubile. Protagonisti, giovani turisti che la mattina hanno parcheggiato la propria auto nell’ampio piazzale del porto di Termoli, e che la sera si sono ritrovati letteralmente intrappolati nel parcheggio.

A bloccarli, da un lato una seconda fila di auto ordinatamente ‘ e legittimamente ‘ parcheggiata in una seconda fila di box bianchi; dall’altro, l’alto marciapiede dello spartitraffico eretto durante la loro assenza, a circondare la nuova rotatoria del porto fresca, anzi, freschissima, di costruzione. Impossibile dunque, per i malcapitati, uscire; a meno di non tentare un’avventurosa salita sul marciapiede, operazione peraltro impraticabile da un’auto diversa da un fuoristrada.

Insomma, l’ennesimo incredibile caso di leggerezza all’italiana: nessuno ha pensato che la nuova rotatoria avrebbe di fatto privato il piazzale di alcuni parcheggi; e questo, già  di per sè, è un segnale di non trascurabile pressappochismo. Come se non bastasse, nessuno ha avuto la brillante pensata di chiudere l’area o, quantomeno, di avvertire gli automobilisti.

Va da sè che è troppo tardi per piangere sul latte versato: ormai la rotatoria, con il suo bravo contorno di aiuole spartitraffico, è bell’e fatta, e l’unico modo per uscire dall’imbarazzante cul de sac, letteralmente e metaforicamente, è di chiudere la manciata di parcheggi ormai impraticabili. Quanto ai nostri sfortunati ‘eroi’ Tranquilli, non sono ancora là¬: semplicemente, hanno dovuto attendere il ritorno dei proprietari delle auto parcheggiate nei box bianchi per liberarsi dalla trappola e tornare a casa. Snocciolando, quasi sicuramente, improperi che non osiamo neanche immaginare.