Tante piccole imprese, tante idee, tanti gruppi musicali destinati a fama mondiale hanno visto la luce in garage di periferia, ci ricorda acutamente il blog Parking Matters, ghiottissima fucina di notizie legate al mondo del parcheggio. Umili e defilatissimi rifugi in cui trascorrere ore a sperimentare in libertà  e incaponirsi su un progetto, un po’ dimentichi del mondo.

Non suona quindi più di tanto strano il fatto che a Sandpoint, nell’Idaho, proprio a fianco di un garage, abbia preso forma un’invenzione di portata davvero rivoluzionaria: il primo parcheggio a energia solare.

Si tratta di un innovativo progetto al quale da tempo, negli Stati Uniti, il team Solar Roadways sta lavorando con grande passione e dedizione.
Guidato da Scott Brusaw, ingegnere elettronico, e da sua moglie Julie, il gruppo ha incominciato a pensare alla realizzazione di manti stradali a pannelli solari quando l’allarme legato al riscaldamento globale si è fatto pressante; pensando, appunto, alla possibilità  di sostituire l’asfalto con pannelli solari sui quali fosse possible guidare. Un nuovo asfalto, dunque, privo di spese di produzione ‘annullate’ dalla prerogativa di accumulare energia, utilizzabile dalla popolazione per case e luoghi di lavoro; un asfalto in grado di produrre calore e dunque di scongiurare i rischi legati all’accumulo di ghiaccio e neve nelle zone più fredde; un asfalto, infine, dotato di Led, coì da assicurare più sicurezza alla guida.

Scott e Julie Brusaw si sono soffermati nei dettagli del loro progetto durante una presentazione svoltasi in occasione dell’ultimo congresso dell’IPI (International Parking Institute). Il loro sogno, hanno dichiarato, è quello di ricoprire con pannelli solari high ‘ tech le strade del mondo intero, rimpiazzando in questo modo infrastrutture deteriorate con un sistema che non solo ‘paga per se stesso’ ma, come già  evidenziato, genera energia.

‘In fase di realizzazione ‘ ha spiegato Brusew a proposito del parcheggio di Sandpoint – una delle più grandi sfide è stata quella di testare i diversi materiali, mettendone alla prova, in particolare, robustezza, aderenza e durevolezza; i risultati hanno superato le aspettative. Oltre alle celle solari ‘ ha aggiunto ‘ il pannello con il quale è stato realizzato il parcheggio contiene radiatori in grado di mantenerli liberi da neve e ghiaccio e LED che ne illuminano la superficie’ .

La realizzazione del primo parcheggio a energia solare è dunque il primo concreto passo verso l’ambizioso obiettivo del team Solar Roadways. Un obiettivo che l’industria del parcheggio potrà  sostenere partecipando alla campagna di crowdfunding che sarà  avviata il 22 aprile. Data non casuale, visto che si tratta della Giornata Internazionale della Terra.